Redazione….
Per la prossima ripresa delle attività di lavoro, esiste un’ipotesi di protocollo operativo per la sanificazione e la decontaminazione degli spazi aziendali, che ci è stato girato dall’ing. Francesco Fascì, ingegnere esperto in ambiente e territorio, che ha già collaborato con il nostro magazine in passato.
Tenuto conto delle note del Ministero della Salute per la pulizia di ambienti non sanitari, si pone in particolare l’attenzione sulla pulizia di ambienti non sanitari, in particolare, in stanze, uffici pubblici, mezzi di trasporto, scuole e altri ambienti non sanitari dove abbiano soggiornato casi confermati di COVID -19 prima di essere stati ospedalizzati [n.d.R.: a maggior ragione, a parere dell’ing. Fascì, le misure di seguito descritte è consigliabile che siano applicate, in via preventiva, anche senza riscontri di “soggiorno” di persone contaminate da COVID-19, per il “principio di precauzione” che orienta le scelte inerenti tematiche connesse all’Ambiente ed alla Sicurezza] verranno applicate le misure di pulizia di seguito riportate.
A causa della possibile sopravvivenza del virus nell’ambiente per diverso tempo, i luoghi e le aree potenzialmente contaminati devono essere sottoposti a completa pulizia con acqua e detergenti comuni prima di essere nuovamente utilizzati.
Per la decontaminazione, si raccomanda l’uso di ipoclorito di sodio 0,1% dopo pulizia.
Per le superfici che possono essere danneggiate dall’ipoclorito di sodio, utilizzare etanolo al 70% dopo pulizia con un detergente neutro. Durante le operazioni di pulizia con prodotti chimici, assicurare la ventilazione degli ambienti.
Tutte le operazioni di pulizia devono essere condotte da personale che indossa DPI (filtrante respiratorio FFP2 o FFP3, protezione facciale, guanti monouso, camice monouso impermeabile a maniche lunghe, e seguire le misure indicate per la rimozione in sicurezza dei DPI (svestizione). Dopo l’uso, i DPI monouso vanno smaltiti come materiale potenzialmente infetto.
Vanno pulite con particolare attenzione tutte le superfici toccate di frequente, quali superfici di muri, porte e finestre, superfici dei servizi igienici e sanitari. La biancheria da letto, le tende e altri materiali di tessuto devono essere sottoposti a un ciclo di lavaggio con acqua calda a 90°C e detergente.
Qualora non sia possibile il lavaggio a 90°C per le caratteristiche del tessuto, addizionare il ciclo di lavaggio con candeggina (o prodotti a base di ipoclorito di sodio).
L’ing. Fascì concorda con chi ritiene che l’obiettivo che ci si ripropone con questi interventi possa essere ottenuto anche utilizzando la tecnica della “Ozonizzazione”, modalità del resto riconosciuta come congrua allo scopo dagli Enti preposti. I rifiuti devono essere trattati ed eliminati come materiale infetto categoria B (UN3291).
Quanto esposto precedentemente, secondo l’ing. Fascì. è consigliabile anche nel caso di intervento di “decontaminazione cautelativa” di spazi prima del ritorno in essi di persone, per gli ovvi motivi cautelativi.
Qualora si intenda attuare un intervento siffatto, è consigliabile operare secondo i seguenti passaggi:
- a) Affidarsi ad Azienda che aderisca alla NADCA®, Associazione raggruppante le Aziende che, in tutto il mondo, aderiscono a specifici protocolli per la sanificazione di ambienti e/o impianti aeraulici. Dette Aziende dispongono della Figura dell’ “ ASCS” ( “Air Systems Cleaning Specialist ”), in possesso quindi di specifico “patentino” rilasciato dall’Associazione a seguito di avvenuto superamento di specifici corsi di formazione.
- b) Verificare che l’Azienda sia iscritta alla Camera di Commercio, competente per territorio, per le attività di pulizia, disinfezione, disinfestazione, derattizzazione e sanificazione e che, conseguentemente, abbia in organico la Figura del “Preposto alla gestione tecnica”
- c) Verificare che l’Azienda sia iscritta all’Albo Nazionale Gestori Ambientali per la cat. 5 (trasporto rifiuti speciali pericolosi ) ed operi nel rispetto delle norme “ADR” oppure, alternativamente, farsi dichiarare quale Azienda si occuperà del trasporto “a destino” dei rifiuti prodotti dalla stessa a seguito dell’esecuzione del servizio richiesto.
Per ulteriori informazioni, è possibile rivolgersi all’ing. Fascì – Via G. Pascoli, 6 – 20090 Cesano Boscone (MI) – Tel.: 02/4504342 – Cell.: 328/3315675 – E_mail: ingfasci@yahoo.com – P.E.C.francesco.fasci@ingpec.eu
”
.