lunedì, Dicembre 23, 2024
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SAN CELSO: IL CAMPANILE PIU’ ANTICO DI MILANO

di Carlo Radollovich

Questo caratteristico campanile, detto “dei Sospiri”, appartenente alla vecchia chiesa di San Celso e ricostruito assieme ad essa nell’ XI secolo, si presenta imponente e conservato addirittura meglio rispetto a  quello, pure antico, di San Satiro.

La sua cella campanaria è comunque di più recente costruzione e si ritiene che appartenga alla seconda metà del secolo XII. Infatti, qui si osservano capitelli che già appaiono in stile gotico.

Dopo anni resisi necessari per il restauro (per la verità, il campanile era chiuso dal 1920), la massiccia torre aprirà finalmente al pubblico il prossimo 24 marzo e sarà visitabile tutti i week-end, con l’accompagnamento di una guida. La salita sino alla cima comporterà un certo sforzo, tenuto conto che ci si dovrà confrontare con 130 gradini. Ma, arrivati lassù, si potrà godere di un panorama mozzafiato su tutta la città e oltre.

Si chiama forse “dei Sospiri” perché la…scalata potrebbe causare disagi a chi soffre di vertigini ? Nulla di tutto ciò. Va ricordato che, ancora prima di rendere omaggio all’altare della Madonna nel vicino santuario di Santa Maria dei Miracoli presso San Celso (edificato in stile rinascimentale agli inizi del XVI secolo), parecchi sposi freschi della celebrazione matrimoniale, avvenuta presso altri templi, giungevano nella vecchia chiesa di San Celso offrendo alla Vergine il loro bouquet di nozze. Coloro che se la sentivano, raggiungevano poi la cella campanaria della torre, per pregare e per poter esporre tutte le speranze degli amori appena promessi e scambiati.

Impossibile non ricordare con l’occasione, molto brevemente, la storia dei Santi Celso e Nazaro (o Nazario), le cui opere di evangelizzazione si svolsero anche in Lombardia. Entrambi furono perseguitati a seguito degli ordini impartiti dall’imperatore Nerone. Martirizzati crudelmente, le loro spoglie vennero rinvenute da Sant’Ambrogio nel 396. La salma di San Celso venne traslata nella piccola chiesa situata nell’attuale corso Italia e che venne a lui dedicata, mentre quella di San Nazaro venne sistemata nella basilica dei Santi Apostoli (cioè San Nazaro in Brolo) in corso di Porta Romana.

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