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“Robert Capa. Nella Storia”: al MUDEC una mostra sul grande fotografo

di G.P.

Da oggi venerdì 11 novembre e fino a domenica 19 marzo 2023, il MUDEC – Museo delle Culture ospita la mostra “Robert Capa. Nella Storia“, che celebra i 110 anni dalla nascita del grande fotografo ungherese.

Promossa dal Comune e prodotta da 24 Ore Cultura – Gruppo 24 Ore, in collaborazione con l’agenzia Magnum Photos, l’esposizione porpone un corpus di oltre 80 stampe originali – ritratti in bianco e nero, fotografie di guerra e di viaggio, alcune delle quali inedite per il pubblico italiano – e documenti d’epoca, tra cui una rara intervista rilasciata dal fotoreporter ad una radio americana nel 1947.

La mostra – curata da Sara Rizzo, con l’allestimento di Corrado Anselmi – si snoda attraverso 7 sezioni e ripercorre oltre 20 anni di carriera del fotoreporter ungherese: la prima sezione è dedicata agli esordi dell’artista a Berlino e Parigi (1932-1936).

L’allestimento della mostra “Robert Capa. Nella Storia”

Robert Capa, al secolo Endre Ernő Friedmann, nato a Budapest nel 1913 da una famiglia ebrea, si trasferisce a Berlino nel 1931, a soli 18 anni, dove inizia a lavorare nella storica agenzia fotografica Dephot. Con l’ascesa del Nazismo, nel 1933, si sposta a Parigi, dove conosce Gerda Taro – sua compagna di vita e di lavoro – ma anche Henri Cartier-Bresson e David “Chim” Seymour, con i quali fonderà qualche anno più tardi l’agenzia Magnum Photos.

La seconda sezione di “Robert Capa. Nella Storia” copre il periodo della guerra civile in Spagna (1936-1939), dove Capa scatta una delle sue foto più famose, “Morte di un miliziano lealista“, che lo consacra come padre indiscusso del fotogiornalismo di guerra. Il 26 luglio 1937, durante un raid a Brunete, nei pressi di Madrid, la sua compagna Gerda Taro cade dal camion su cui sta viaggiando e muore travolta da un carro armato.

Bambini che giocano nella neve
Hankou, Cina, marzo 1938
© Robert Capa

La terza sezione è dedicata all’invasione giapponese in Cina (1938): in seguito alla tragica scomparsa di Gerda, Robert Capa si allontana dall’Europa e trascorre 8 mesi in Cina per documentare la resistenza del Kuomintang guidato da Chiang Kai-Shek, e qui scatta un’altra delle sue foto più iconiche: “Bambini che giocano nella neve“.

La quarta sezione della mostra è incentrata sul periodo della Seconda Guerra Mondiale (1941-1945): Capa si reca sul fronte nordafricano e partecipa alla conquista alleata della Sicilia. Proprio sull’isola, vicino a Troina, scatta “Un contadino siciliano indica a un ufficiale americano la strada presa dai tedeschi“. Nel 1944, invece, in occasione dello Sbarco in Normandia, il fotografo prende parte all’operazione militare degli Alleati, scattando centinaia di foto, di cui però si salvano solo una decina.

Un contadino siciliano indica a un ufficiale americano la strada presa dai tedeschi
Presso Troina, Sicilia, 4-5 agosto 1943
© Robert Capa

La quinta sezione è invece dedicata al reportage di un viaggio in Unione Sovietica (1947), intrapreso insieme all’amico scrittore John Steinbeck: da Mosca a Stalingrado, passando per Kiev (Ucraina) e Tbilisi (Georgia). Questa sezione contiene oltre 15 scatti mai esposti prima in una mostra italiana, tra cui: “Donne che camminano in un panorama deserto” e “Fuochi d’artificio durante la celebrazione dell’800° anniversario della fondazione della città“.

Fuochi d’artificio durante la celebrazione dell’800° anniversario della fondazione della città
Mosca, U.S.S.R., 1947
© Robert Capa

La sesta sezione della mostra è incentrata sulla nascita dello stato di Israele e lo scoppio del primo conflitto arabo-israeliano (1948-1950), mentre la settima ed ultima è dedicata alla guerra in Indocina (1954) e coincide con l’ultimo incarico di Capa come fotoreporter. Il 25 maggio 1954, infatti, mentre sta partecipando ad una missione sul delta del Fiume Rosso nella provincia di Thai Binh, il fotografo calpesta una mina anti-uomo e muore dopo poche ore.

La mostra “Robert Capa. Nella Storia” è aperta tutti i giorni presso le sale del MUDEC di via Tortona 56: lunedì dalle 14.30 alle 19.30; martedì, mercoledì, venerdì e domenica dalle 9.30 alle 19.30; e giovedì dalle 9.30 alle 22.30. Prezzo del biglietto: 12€ intero e 10€ ridotto.

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