domenica, Novembre 17, 2024
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LA RIVOLUZIONE VERDE NEGLI EX SCALI FERROVIARI

di Carlo Radollovich

Un milione e 300mila metri quadrati di terreno dismesso sono in attesa di essere trasformati in prati e boschi alquanto estesi (un redivivo Ludovico il Moro, rimpianti di cacciagione a parte, potrebbe essere ammirato da tanto verde).

Tutto si realizzerebbe grazie a diversi colpi di bacchetta magica operati da cinque architetti di vero spicco, i quali stanno per presentare le loro elaborazioni.

Gli ex scali ferroviari coinvolti nel progetto saranno al centro dell’attenzione dei milanesi, da oggi sino a domenica 9 aprile, e mostrati alla cittadinanza con tanto di rendering a Porta Genova dalle ore 10 sino alle 22 di ogni giorno. Specificatamente segnaliamo che tali rendering saranno esposti a fianco della passerella ciclopedonale che era stata ricostruita lo scorso inverno per rimettere in contatto stazione ferroviaria e metrò con il quartiere Solari-Tortona.

E chi sono questi validissimi architetti, capaci di creare un aggiuntivo volto nuovo alla nostra Milano, magari garantendo un pizzico di respirabilità in più?

Domani, martedì, inizierà Stefano Boeri e il suo team con la presentazione “Fiume verde”. Mercoledì tenterà di stupirci il team olandese Macanoo. Si giungerà poi al venerdì, ove sarà la volta di Benedetta Tagliabue e della sua squadra EMBT.

Sabato toccherà al gruppo cinese Mad Architects capitanato da Ma Yansong, mentre domenica sarà ospitato Cino Zucchi della CZA, il quale è impegnato nel cercare di mettere in contatto l’immagine metropolitana della città con i singoli quartieri.

Con l’occasione elenchiamo le aree che si riferiscono agli ex scali ferroviari oggetto di “progettazione verde”: Scalo Farini, San Cristoforo, Porta Nuova, Porta Romana, Rogoredo, Lambrate e Greco-Breda.

Tutti questi spazi darebbero vita ad una sorta di paradiso per bambini e adulti, i quali avrebbero tra l’altro la possibilità e il piacere di trascorrere gradevoli ore lontani dai rumori cittadini.

A lavori ultimati, Milano potrebbe competere con le città europee più ecologiche, grazie alla riqualificazione di aree che non sono distanti dal cuore della metropoli.

Tutti ci auguriamo che la futura “rigenerazione” urbana possa offrire grandi spazi, una quiete ristoratrice e una dolce tranquillità, anche per lavoratori, alla ricerca di qualche ora di relax.

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