di Carlo Radollovich
Dopo cinquant’anni di onorato servizio, è giusto che la M2 possa rinnovarsi al più presto per mostrare agli utenti, quanto prima possibile, una moderna e più funzionale “veste”.
Anzitutto, si provvederà a mettere in pensione quindici convogli che hanno offerto ai viaggiatori un comfort divenuto logoro con il trascorrere del tempo. Si aggiunga che la climatizzazione era qui pressoché assente e che i sedili di alcune carrozze iniziavano a diventare scomodi.
Ora, come prima opera dal volto nuovo, è già stato sottoscritto un contratto per dodici modernissimi treni “Leonardo”, i quali entreranno in funzione nell’autunno 2019 e che si aggiungono ai sessanta già acquistati globalmente.
Saranno tutti dotati di impianti per l’aria condizionata, potranno raggiungere la velocità massima di 90 chilometri orari e faranno registrare un consumo energetico inferiore.
La spesa per i dodici nuovi convogli ammonterà circa 85 milioni di euro.
Con i suoi 40 chilometri di percorso, la M2 è la più lunga delle linee metropolitane milanesi e sarà dotata del cosiddetto “sistema di segnalamento “. Si tratta di un particolare dispositivo informatico che è in grado tra l’altro di vigilare sulla circolazione dei treni.
Va segnalato che tutte le opere resesi necessarie per la M2 (vedi interventi sui binari, sulle stazioni che mostrano evidentemente il peso degli anni e su altro ancora) saranno eseguite esclusivamente di notte per non incidere sulla regolarità di afflusso dei passeggeri.
A quest’ultimo proposito si ritiene che, a lavori ultimati il numero degli utenti potrà essere aumentato del 30% circa. Ciò costituirà senza dubbio un’ottima notizia anche per la… nostra respirazione, nella speranza che numerosi automobilisti possano convincersi a lasciare in garage la propria macchina.