di Carlo Radollovich
E’ stato dato finalmente il via libera alla riqualificazione delle sette aree (ex Scali) già quasi praticamente dismesse, che da anni si desiderava trasformare in zone verdi, a tutto vantaggio della salute di noi cittadini.
In effetti l’iter aveva preso l’avvio niente meno che dodici anni fa, quando a capo della Giunta vi era Gabriele Albertini.
L’accordo sottoscritto a Palazzo Marino riguarda specificatamente lo Scalo Farini (618mila metri quadrati), lo Scalo Greco (73mila m2), lo Scalo Lambrate (70mila m2), lo Scalo Rogoredo (21mila m2), lo Scalo Romana (216mila m2), lo Scalo Porta Genova (89mila m2) e lo Scalo San Cristoforo (158mila m2), per complessivi 1,24 milioni di metri quadrati.
A favore della risoluzione hanno votato Pd, Forza Italia, Milano Popolare, Insieme per Milano e Noi Milano. Contrari i 5 Stelle e Basilio Rizzo, mentre i componenti della Lega sono usciti dall’aula mentre ci si accingeva a votare.
Si è sottolineato che al verde sarà dedicato il 65 per cento della superficie, mentre il 30 per cento circa delle volumetrie sarà dedicato a costruzioni non residenziali, concentrate soprattutto negli ex Scali Farini e Romana.
Il piano, votato a larghissima maggioranza, sembrerebbe ben impostato, anche se i 5 Stelle rimarcano che si riscontrerà globalmente un aumento della cementificazione e del traffico.
Il sindaco, soddisfatto per l’accordo raggiunto, si augura che i lavori di riqualificazione possano giungere a buon punto entro il 2021, anno in cui egli decadrà dalla carica.