domenica, Dicembre 22, 2024
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PROSEGUE L’OFFENSIVA DELLO SMOG

di Carlo Radollovich

Venticinque capoluoghi di provincia hanno già superato, abbondantemente, la soglia massima consentita di 50 microgrammi per metro cubo d’aria, relativa alle polveri sottili.

In Piemonte, Lombardia, Veneto ed Emilia Romagna l’oppressione dello smog si fa sentire in modo più che consistente e le autorità torinesi hanno addirittura suggerito alla popolazione di rimanere in posti chiusi, se appena possibile, evitando di aprire porte e finestre.

E si rileva che questo dannoso handicap per la nostra salute è presente non soltanto nelle città del Nord, ma è riscontrabile anche in aperta campagna, ove varie sostanze tossiche disperse nell’aria si uniscono ad un mix di componenti ammoniacali prodotte dall’agricoltura.

E a Milano, come procede il venefico abbraccio dello smog? Il sindaco Sala dichiara che la situazione si è fatta intollerabile e che servono, inderogabilmente, indispensabili “misure strutturali”. Ne parlerà anche a Parigi, in occasione del vertice che coinvolgerà i sindaci delle più importanti metropoli del mondo. Si affronterà, si spera nel modo più concreto possibile, il delicato tema dell’ambiente e della sua protezione.

Nella nostra città, i livelli di polveri sottili sono giunti a superare di due volte i limiti consentiti e si attendono con ansia le prime piogge, accompagnate da venti piuttosto freddi, a partire dalla prossima domenica.

Le precipitazioni, come si sa, sono alleate preziose dell’atmosfera più pulita e respirabile e non ci resta che “tifare” affinché le previsioni meteorologiche si avverino.

Ma a proposito di atmosfera, è curioso ricordare che, prima del secondo conflitto mondiale, il musicista Giovanni D’Anzi componeva la canzone in dialetto milanese “Lassa pur ch’el mond el disa”, nella quale si cantava tra l’altro: “E la nebbia che bellezza la va giò per i polmon”.

Ma si trattava di un’altra aria, certamente alquanto inquinata dai fumi di quelle fabbriche che non avevano ancora lasciato la città, ma pur sempre priva dello scarico ammorbante di migliaia e migliaia di auto…

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