Carlo Radollovich
Alcune fermate (in totale cinque) dovrebbero essere inaugurate per Expo il 27 aprile, secondo i programmi d’attuazione varati da tempo.
Si tratta di Domodossola, Lotto, Segesta, San Siro Ippodromo e San Siro Stadio, mentre il tragitto Bignami-Garibaldi è già operativo da qualche mese e le fermate Monumentale, Cenisio, Gerusalemme e Portello saranno disponibili in ottobre (la realizzazione della fermata “Tre Torri” dipenderà dai tempi di cantiere di CityLife).
Ma non è così, almeno per quanto riguarda la data del 27 aprile, perché la “Lilla” rischia di trovarsi impantanata e frenata, salvo prodezze compiute negli ultimissimi giorni del mese.
E se tale data slittasse più avanti nel tempo, si creerebbe un vero pasticcio che andrebbe a frustrare la realizzazione di un disegno già impostato mesi fa.
La colpa principali dei ritardi risiederebbe nella mancata consegna, al di fuori dei termini di puntualità garantiti, dei nuovi treni espressamente acquistati per la M5.
Inutile aggiungere che questa linea della metropolitana, in giorni tanto delicati per la viabilità e l’intero assetto organizzato per Expo, riveste un ruolo di vitale importanza e pertanto un suo rallentamento di realizzazione, anche se parziale, risulterebbe inaccettabile.
I giorni che intercorrono dal 27 aprile al 1° maggio, data dell’inaugurazione dell’Esposizione, sono davvero pochissimi, ma si tenterà di adottare speciali misure, in extremis, per evitare figuracce che nascerebbero di conseguenza. Non si sottovalutano nemmeno le necessarie prove di percorrenza che le carrozze devono effettuare in fase di pre-inaugurazione, ossia quei collaudi veri e propri, pure relativi a certe parti delle strutture, che tutti desideriamo possano concludersi positivamente.
Insomma, anche da parte di Palazzo Marino si sta premendo al massimo affinché non si oltrepassi la data, male che vada, del 30 aprile.
In data 29 aprile, conosceremo in anteprima se gli sforzi prodotti per assicurare puntualità alla “Lilla” saranno andati a buon fine.