venerdì, Ottobre 3, 2025

Presentazione del libro “Passeggiate nei piccoli cimiteri”

Martedì 8 aprile scorso su iniziativa dell’Assessora Gaia Romani, Assessorato Decentramento, Quartieri e Partecipazione, Servizi Civici e Generali, coordinata dalla Direttrice e Curatore del Cimitero Monumentale, dottoressa Giovanna Colace, si è svolta una interessante iniziativa dal titolo “I vivi e i morti. Un dialogo” condotta dal professor Claudio Visentin ispirato sul suo libro “Passeggiate nei piccoli cimiteri”.

La presentazione è stata introdotta dal saluto dell’Assessora Gaia Romani che ha riferito quella che è la realtà oggi dei nostri cimiteri che non sono solo più i luoghi della mestizia dove si va a visitare i propri cari ma sono anche luoghi da scoprire con le molte bellezze artistiche lì costruite nel corso degli anni e custodite. E’ seguito l’intervento della dottoressa Giovanna Colace, Direttrice del Cimitero Monumentale e di altri cimiteri e sacrari di Milano, che ha presentato e introdotto il professor Claudio Visentin riferendo delle diverse iniziative ed eventi che si svolgono all’interno delle aree cimiteriali ed ha ringraziato tutti i partecipanti alla presentazione. 

Il saluto dell’Assessore Gaia Romani

Così in una cornice particolare e suggestiva, all’interno del corridoio laterale del piano terra del Cimitero Monumentale, lì lungo il corridoio cimiteriale sono state predisposte le sedie per il pubblico così immersi nel corridoio tra le lapidi funerarie poste sulle pareti dei muri laterali si è svolta la presentazione del libro “Passeggiate nei piccoli cimiteri” scritto dal professor Claudio Visentin, insegnante di Storia del turismo presso l’Università della Svizzera Italiana, con disegni di Elena Bonini. Il libro, l’autore l’ha pubblicato due anni fa, scritto in un suo momento particolare della vita personale e familiare, poiché era morto un suo caro parente e nello stesso periodo compiva il suo sessantesimo compleanno. Il libro nei due anni trascorsi è stato presentato in molti luoghi, in particolare in piccoli cimiteri, così adeso ha voluto quasi chiudere il ciclo di presentazioni a Milano, nel grande ed importante cimitero quale è il Cimitero Monumentale cui la sua storia   inizia nel 1863 con una sua prima inaugurazione il 2 novembre 1866.          

Fatta questa premessa,  entrando nel merito del libro, va riferito che il professore Claudio Visentin, ha voluto affrontare il tema cimiteriale e della morte poiché è sempre più in aumento il numero dei visitatori cimiteriali cui lui definisce la comunità dei “cimituristi”, ovvero persone appassionate che non vanno in tali luoghi per le classiche visite ai familiari o agli amici lì seppelliti, ma vanno nei cimiteri piccoli o grandi che siano per visitarli e attraversare lì tra i viali e vialetti alla scoperta non solo delle tombe monumentali e artistiche ma vanno anche alla scoperta di lapide che pur se semplici hanno spesso frasi o epitaffi significativi e gli stessi spesso indicano anche in parte la personalità di chi li è seppellita. Inoltre i cosiddetti “cimituristi”, passeggiano tra i vialetti dei cimiteri come se si trovassero in tranquilli giardini, cercando su tutto quanto li circonda e lì custodito. Inoltre i cimituristi oltre che visitare i cimiteri, contemplano i monumenti, leggono gli epitaffi, apprezzano e meditano. A modo loro riflettono sul tempo, sul passato, sulla morte e sulla vita. Chi sono i morti? Chi ha tracciato le strade? I morti. Chi ha dato il nome alle città e ai paesi? I morti. Chi ha costruito le case e le chiese? I morti. Chi ha stabilito leggi, regole di convivenza, tradizioni? I morti. Infine ai vivi spetta invece di custodire i sogni e le memorie di chi non c’è più.

Il Saluto della dottoressa Giovanna Colace

Durante la presentazione ben commentata dall’autore molti sono stati gli spunti di riflessione sulla morte stessa, il professor Claudio Visentin, nelle sue spiegazioni ha fatto riferimento a vari brani biblici e del vangelo oltre che fare riferimenti a poeti antichi e del recente passato.

Circa il riferimento biblico preso da Ecclesiaste sono stati letti i versetti: “Per ogni cosa c’è un tempo fissato, sì un tempo per ogni faccenda sotto i cieli; un tempo per nascere e un tempo per morire; un tempo per piantare e un tempo per sradicare ciò che è stato piantato; un tempo per uccidere e un tempo per sanare; un tempo per demolire e un tempo per edificare; un tempo per piangere e un tempo per ridere; un tempo per fare lamento e un tempo per saltare; un tempo per gettare via pietre e un tempo per radunare pietre; un tempo per abbracciare e un tempo per astenersi dagli abbracci; un tempo per cercare e un tempo per dare come perso; un tempo per custodire e un tempo per gettare via, un tempo per strappare e un tempo per cucire; un tempo per  tacere e un tempo per parlare; un tempo per amare e un tempo per odiare; un tempo per la guerra e un tempo per la pace”.

Il professore Claudio Visentin ha conclusione della presentazione ha detto che è opportuno che ognuno di noi prima che venga a morire faccia un suo testamento di quello che sarà il suo funerale e a margine del suo libro ha messo una sua foto quale immagine funebre da mettere sulla sua tomba.

Un particolare del pubblico

Le diverse riflessioni sono state intercalate con letture di alcuni testi da parte di Maria Enza Latella e da brani musicali eseguiti dal Duo Florido, al flauto Anna e alla chitarra Davide cui hanno suonato alcuni brani di Mozart, Ravel, Dowland e Vivaldi.

A conclusione di tale momento culturale svoltosi tra le varie tombe e lapidi, è stato ribadito l’importanza del valore del ricordo dei morti nella nostra vita e che loro sono stati prima di noi e di quanto loro hanno svolto e hanno fatto prima di noi e di lasciare spazio ai morti nella nostra vita e di non aver paura della morte stessa e non considerarla come un tabù poiché molte sono le frasi che spesso si dicono di quando uno muore quali: è scomparso, è venuto a mancare; è passato a miglior vita quasi come se abbiamo paura e timore nel dire quella che è la realtà della morte e dire semplicemente: è morto!

I commenti del Prof. Claudio Visentin

Nonostante la particolarità del posto della presentazione del libro “Passeggiate nei piccoli cimiteri” è stato un bel momento di riflessione, seguito con molta attenzione da parte di tutti i partecipanti cui  sono seguiti anche diversi interventi da parte del pubblico che ha riferito sul valore della morte e delle storie, tradizioni e leggende anche millenarie del culto sulla morte stessa.

La copertina del libro

Related Articles

Ultimi Articoli