di Ugo Perugini
La figura dell’amministratore di condominii è cambiata radicalmente negli ultimi anni. Un’autentica rivoluzione che lo ha fatto diventare a tutti gli effetti un professionista che non può più accontentarsi di vantare la diligenza del buon padre di famiglia, come si diceva un tempo, ma deve ottemperare a tutti gli obblighi di un vero e proprio professionista, dalla formazione costante alla deontologia, rispettando tutte le numerose norme, tecniche, giuridiche, amministrative, fiscali che regolano la sua attività, oltre ad aspetti relativi alla privacy, alla sicurezza, ecc.
E’ significativo che una azienda come la CSDM, guidata da Carlo Dallagiovanna, che da 19 anni opera sul mercato svolgendo attività di certificazione, abbia istituito ormai da 14 anni un premio per segnalare studi o amministratori che si sono distinti per la qualità del loro lavoro o per particolari iniziative a favore dei condomini. Ciò dimostra che nel settore esiste una notevole sensibilità rispetto a questi aspetti e il Premio assume particolare significato e costituisce un fiore all’occhiello di cui andare fieri.
CSDM si è posta da tempo il compito di ribaltare una certa idea presente nell’opinione pubblica, spesso condizionata dai media che danno risalto a casi sporadici di irregolarità amministrative, ignorando che la maggioranza degli operatori del settore svolge con serietà, onestà e correttezza il proprio lavoro. E’ giusto, quindi, sottolineare, quando se ne presenta l’occasione, quei casi in cui la deontologia e il senso di responsabilità prevalgono nello svolgimento della professione.
Carlo Dallagiovanna ha poi ricordato che il 2019 sarà il ventesimo anniversario della fondazione di CSDM. Tra l’altro, è stato previsto un restyling del logo dell’azienda e diverse iniziative tra le quali la costituzione dell’Associazione “Cancelli e porte sicuri”, che senza fini di lucro, ha l’obiettivo di migliorare la professionalità degli operatori di questo settore seguendo un preciso protocollo di sicurezza, supportato da un processo di formazione continua degli addetti.
La premiazione
Come ogni anno, quattro sono gli studi premiati. Elenchiamo brevemente di seguito i nomi dei vincitori e la motivazione.
Rosa Iaquinandi per l’impegno dimostrato in circostanze particolarmente delicate e complesse, di fronte al fenomeno dei casi di salmonella verificatisi a Bresso.
Peter Olah de Garab, per l’attività svolta nell’operazione di ristrutturazione dell’impianto geotermico relativo al Grattacielo di piazza della Repubblica, nella quale si è data dimostrazione di competenza e professionalità . Compito difficile anche per i problemi burocratici che si sono dovuti affrontare ma sempre con la finalità di tutelare gli interessi dei condomini.
Bruno Fagioli, che può vantarsi di essere stato un pioniere nell’utilizzo degli strumenti informatici a sostegno dell’attività amministrativa, in particolare del carico anagrafico, consentendo lo snellimento del lavoro e la riduzione dei costi.
Giorgio Bignami, professionista serio, affidabile, che vanta un record davvero invidiabile, quello di amministrare dei condominii ininterrottamente da moltissimi anni (50 per l’esattezza) , il che conferma la grande fiducia che i suoi clienti hanno riposto e continuano a riporre nelle sue qualità di amministratore.
La cerimonia è proseguita con l’intervento di suor Carla che, citando il famoso passo di Dante relativo alla Madonna “Vergine Madre, figlia di suo figlio”, ha letto alcuni brani tratti da un libro del Cardinal Martini, sottolineando come certe volte Dio ci chieda cose che oltrepassano la nostra capacità di comprendere, ma che, grazie alla meditazione, possiamo entrare nel mistero, capire il disegno divino e trovare la pace spirituale in noi.
Con l’occasione, è stata ricordata la figura di Giovanni Monti, amministratore dell’omonimo studio, recentemente scomparso a soli 51 anni.
Ha concluso l’incontro – allietato da un sottofondo musicale classico – lo scambio di auguri per le prossime festività e un ricchissimo buffet di prelibatezze lombarde.