di Carlo Radollovich
Esattamente settant’anni fa, il 12 marzo 1948, Pietro Vassena (Malgrate 1897-1967), un inventore autodidatta più che geniale, tanto da meritarsi una laurea honoris causa in Ingegneria, superava i quattrocento metri di profondità immergendosi con il batiscafo C3, da lui fabbricato, nelle profonde acque del lago di Como presso Argegno. Aveva conquistato, tra l’entusiasmo di molti appassionati, il record mondiale di profondità dell’epoca unitamente al sommergibilista Nino Turati.
Per la verità, le prime prove d’immersione erano state effettuate nel febbraio dello stesso anno nella darsena della Canottieri di Lecco, quando il C3 era appena uscito dalla bottega del Vassena a Lecco. Tutto era andato per il meglio, cosicché l’emozionante impresa avrebbe potuto senz’altro scattare. La notizia fece il giro del mondo e il C3 diventava quasi un mezzo rivoluzionario per quegli anni.
Si instaurò subito una grande amicizia tra Vassena, il fisico francese Auguste Piccard e il figlio Jacques. Quest’ultimo, come risaputo, a bordo del batiscafo Trieste raggiunse nel gennaio del 1960 il fondo della Fossa delle Marianne a 10.916 metri.
Ma le invenzioni di Vassena non si limitarono al batiscafo, che comunque gli valse un attento interessamento da parte della stampa mondiale. In campo motoristico aveva sviluppato alcuni modelli di motocicletta che disponevano di un telaio aperto superiormente. Inoltre, aveva concepito un’evoluzione ingegnosa del motore, varando il bicilindrico 2T, progettò per la Carniti di Oggiono il futuristico “Automotoscooter”, ma anche, per la nautica, uno speciale microfuoribordo.
Il Comune di Malgrate desidera rendere omaggio alla figura di Vassena, organizzando una mostra che comprenda reperti originali, mociclette e motori da lui inventati. Tale mostra vedrà la luce tra il prossimo maggio e il mese di settembre.
Nel frattempo, domenica 18 marzo, ad Argegno, è programmata una manifestazione per ricordare l’immersione di Vassena a -412 metri, mentre a Bellagio, alla darsena di Lobbia, sempre domenica sarà esposta l’ultima gondola lariana, la stessa imbarcazione che, il 12 marzo 1948, partecipò alla strepitosa avventura di Dossena come barca d’ausilio di superficie.