lunedì, Dicembre 23, 2024
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PERSINO FIONDE E GAS PER ABBATTERE LE NUTRIE

di Carlo Radollovich

Lo scorso mese, sulla nostra rivista, ci eravamo ampiamente intrattenuti  su questo roditore che in Lombardia prolifera sempre di più.

Rispetto al 2009, il numero di nutrie si è più che raddoppiato, raggiungendo cifre da capogiro: quasi due milioni di esemplari. La femmina, infatti, può partorire 4-5 piccoli tre volte all’anno dopo una gestazione che dura quattro mesi circa.

L’animale è estremamente dannoso per quanto riguarda i notevoli guasti provocati: sconvolgono diversi sistemi d’irrigazione, minacciano i campi coltivati (vedi risaie), erodono le sponde di argini e di dighe medio-piccole. Si alimentano principalmente di radici in generale, di tuberi e anche di rizomi.

Probabilmente i nostri lettori ricorderanno che, nello scorso ottobre, la Commissione regionale lombarda per l’agricoltura aveva messo a punto e approvato un progetto di legge per consentire di eradicare un gran numero di nutrie.

Ora, la “battaglia” anti nutrie può decollare, con facoltà di applicare diversi metodi per eliminarle: trappole, fucili, archi, fionde e persino gassificazione.

La caccia all’animale, consentita per tutto l’anno su tutto il territorio regionale, potrà essere effettuata dalla polizia provinciale e comunale, da cacciatori in possesso della consueta licenza, da agricoltori che dispongano di regolare porto d’armi e ovviamente dalle guardie venatorie.

Si era pure avanzata l’ipotesi di recuperare le carcasse delle nutrie abbattute, affinché le carni, dopo opportuno trattamento, potessero essere utilizzate come alimento da destinare ad animali.

Come previsto, non si è fatta attendere la reazione da parte dell’Enpa (Ente Nazionale Protezione Animali). Secondo questa istituzione si tratterebbe di misure non consone per una corretta gestione del problema. Infatti, come sottolineato dalla stessa Enpa, simili provvedimenti si sono dimostrati in passato inutili, come le operazioni avviate per contenere il numero delle cornacchie grigie (oggi in aumento) e si valuterà la possibilità di ricorrere contro questa legge.

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