di Stefania Bortolotti
Se a pochi giorni dalla primavera appena iniziata, lo specchio restituisce un “look” stanco e segnato (complice il naturale invecchiamento dei tessuti), è giunto il momento di darsi una rinfrescata per arrivare all’inizio dell’estate belle come il sole.
Ecco come rimediare agli inestetismi di cui parleremo ricorrendo alle tecniche più soft.
In alto gli sguardi!
Occhi.
Sono indiscutibilmente il polo più attrattivo del volto: oltre ad essere organi della vista, sono anche strumento di comunicazione. Sono loro che parlano ed esprimono senza veli le impressioni e gli stati d’animo del momento. Ecco perché è importante mantenerli freschi e giovani, senza aspettare che i segni degli anni che passano siano troppo evidenti. E’ fondamentale dedicare loro cure ed attenzioni specifiche. Un bel viso perde charme se gli occhi sono contornati da borse e rughe oppure se la zona perioculare si scava e si pigmenta di vari colori che vanno dal marrone al blu a causa dell’invecchiamento.
Allora, che cosa fare? Si tratta di eliminare dalle palpebre inferiori le piccole formazioni di grasso che creano le “borse”, un inestetismo dovuto all’ereditarietà. E’ bene, però, assicurarsi che il gonfiore non sia dovuto a ristagni linfatici (che di solito sparisce dopo un paio d’ore dal risveglio).
“La possibilità di rimediare ad un problema estetico alla zona perioculare – puntualizza la Dottoressa Caminiti – viene anche dalla Medicina Estetica grazie alla tossina botulinica indicata, oltre che per migliorare l’aspetto delle occhiaie, anche per “ampliare lo sguardo”. La tossina agisce sui muscoli intorno agli occhi, riponendoli in uno stato di tensione maggiore che lascia appunto più spazio allo sguardo a tutto vantaggio della bellezza degli occhi. Inoltre è possibile ridurre parte delle rughe intorno agli occhi (“zampe di gallina”) sollevando il muscolo frontale (che è quello che “tira su” il sopracciglio) in modo che funzioni meglio, distendendo la cute ai lati del volto”.
“Per le occhiaie (dark circle) invece – continua la Dottoressa Caminiti – un ottimo trattamento è la carbossiterapia, una metodica che consente la graduale attenuazione delle occhiaie perché favorisce la circolazione sanguigna e riduce la congestione, facendo in modo che l’area perioculare torni al suo colore originale. Grazie all’azione dell’anidride carbonica, stimola i recettori beta-adrenergici nell’organismo, favorendo la lipolisi del grasso immagazzinato, ma al tempo stesso è molto efficace per stimolare il rinnovamento della pelle. La produzione di nuovo collagene, migliora visibilmente l’aspetto della pelle e minimizza le “borse” che possono essersi formate nel corso degli anni. I risultati sono visibili dopo quattro/cinque trattamenti da effettuare a distanza di una settimana tra loro”.
Per non arrossire!
Couperose.
Non è certo la timidezza ad arrossare il viso di chi soffre di questo inestetismo. Allora che cosa fare? La prima cosa è affidarsi a medici esperti.
Sottolinea in merito la Dottoressa Paola Caminiti: “Una tecnica molto valida contro la couperose è il laser “vascolare” che agisce solo sul bersaglio da colpire. Un raggio luminoso molto preciso è in grado di agire specificamente – ed in modo assolutamente indolore – sul piccolo capillare, senza danneggiare le cellule della pelle circostante. Grazie a questa metodica, la couperose scompare, ma è importante ricordare che la pelle non ha perduto la sua sensibilità ed i vasi la loro tendenza a sfiancarsi. Dopo il trattamento non bisogna esporsi al sole e si deve usare una crema a schermo totale per almeno tre mesi. Non va dimenticato che i prodotti cosmetici svolgono un’azione preventiva. Sono ricchi di principi attivi che agiscono proteggendo i capillari e rinforzandone le pareti. Svolgono anche un’azione decongestionante, quindi riducono l’arrossamento ed in più contengono filtri di protezione sui raggi solari, in particolare sugli ultravioletti. Inoltre, molti dei prodotti mirati associano a queste caratteristiche anche sostanze antiossidanti come la vitamina C, per ridurre i danni dei radicali liberi che agiscono negativamente non solo sull’invecchiamento della pelle, ma anche danneggiando le pareti dei vasi. L’azione protettiva e lenitiva sulla pelle deve continuare anche di notte con l’utilizzo di prodotti mirati a questo problema” chiarisce la Dottoressa Caminiti”.
Cancelliamole ora!
Belle senza macchia.
Lasciano il segno anche dopo una breve passeggiata al sole, ma le antiestetiche macchie brune su viso e décolleté sono inestetismi che si possono curare.
È quasi tempo di abbronzatura, ma bisogna fare attenzione: il sole può lasciare imperfezioni e segni indesiderati sul corpo. Infatti, le macchie scure sono particolarmente sgradevoli quando colpiscono la striscia tra labbro superiore e naso, perché creano un alone scuro (tipo baffi), ma possono apparire anche in altre zone: la fronte, i lati della bocca, il décolleté, le mani e le gambe.
Come accennato, il fattore più importante nella comparsa delle macchie cutanee è l’esposizione al sole che deve essere “moderata”. Spesso Dermatologi e Medici di Medicina Estetica, si sono soffermati su quanto sia importante evitare le ore più calde e soprattutto di applicare una crema solare con un fattore protettivo medio/alto. Purtroppo questi consigli spesso sono stati sottovalutati ed il rischio è quello di trovarsi a vedere affiorare sulla pelle del viso e del corpo delle macchie senza riuscire a capire il perché. Il “perché” va ricercato in tutti gli anni di esposizione al sole non moderata che si sono accumulati nell’epidermide. È per questo che è importante proteggersi, non solo per evitare spiacevoli e dolorose scottature, ma per tutelare il futuro benessere della pelle.
“Le melanosi solari – spiega la Dottoressa Caminiti – coinvolgono sempre più donne, anche giovani. La causa principale è il sole, associato ad altri elementi considerati “a rischio”: la pillola anticoncezionale, alcuni antibiotici ed antidepressivi, alcune essenze contenute nei cosmetici (il bergamotto, per esempio) che, a contatto con i raggi ultravioletti, possono diventare fotosensibilizzanti. Provocano, quindi, un’iperpigmentazione della pelle, vale a dire che la melanina si concentra più in alcune zone che, diciamo così, si abbronzano più di altre. Ci sono, inoltre macchie brune legate all’età (melanosi senili, tipiche quelle sulle mani) o ad alcuni stati temporanei, come la gravidanza (cloasma o melasma gravidico); questo tipo di macchia può risolversi con il tempo, oppure può accentuarsi per effetto del sole o, semplicemente, per effetto della luce, che spesso è sufficiente ad alimentare una produzione extra di melanina. I trattamenti più usati per risolvere il problema sono il peeling ed il laser. I peeling utilizza speciali acidi che, oltre ad esfoliare la pelle, aiuta a regolare la produzione ed il riassorbimento della melanina. Il laser agisce solo sulla macchia, senza danneggiare i tessuti vicini, effettuando una leggera dermoabrasione in cui vengono asportati i primi strati di cute. I “trattamenti” devono essere fatti da un medico esperto, altrimenti possono peggiorare la situazione. Per almeno tre mesi, va applicata una protezione solare con un fattore alto due volte al giorno. Anche in primavera, portare un largo cappello all’aria aperta può proteggere ulteriormente”.
L’AITEB (Associazione Italiana Terapia Estetica Botulino) www.aiteb.it è costituita da medici chirurghi esperti in trattamenti di ringiovanimento del viso il cui obiettivo è quello di sviluppare le conoscenze sul botulino e le sue applicazioni in Medicina Estetica. Per quanto riguarda la sostanza iniettata, è importante che sia registrata all’AIFA (Agenzia Italiana del Farmaco).
Info: Dottoressa Paola Caminiti – Medico Estetico a Milano e Saronno (VA) – e- mail: info@caminitimedicalspa.it