di Carlo Radollovich
Realizzata nel 1973 da Giorgio De Chirico, la bizzarra fontana creata nel giardino della Triennale andava sempre più degradandosi nel corso degli anni. E anche la pietra di Vicenza, di cui essa per la maggior parte è costituita, un calcare decisamente deteriorabile e fragile, aveva subito danneggiamenti per effetto delle intemperie e dello smog.
Ma nel 2008 si decise di procedere al restauro e la fontana, denominata “Bagni misteriosi”, è tornata al suo originale splendore. Essa rappresentò il dono dell’artista alla città di Milano in occasione della mostra “Contatto Arte / Città” tenutasi presso la XV Triennale. De Chirico, nato in una splendida località della Tessaglia, a Volos, volle disegnare un curioso scorcio del suo mare, una sorta di bordo sinuoso circondato da un muretto piuttosto basso, in cui vennero posti due bagnanti, un pesce, un cigno, una mezza sfera e una cabina su palafitta. Sul fondo della fontana è visibile una trama pittorica che “imita” il fluire delle onde.
L’intera struttura fu creata dall’Industria dei Marmi Vicentini di Chiampo, impiegando la pietra di Vicenza, come già accennato, tecnicamente definita” biocalcarenite di retro scogliera”. Si tratta in sostanza di un calcare fossile assai ricco di conchiglie. Per contro, le sculture relative ai due bagnanti e al pesce vennero realizzate direttamente dal maestro. Oggi, il pesce è conservato presso la Fondazione Giorgio e Isa De Chirico mentre i due bagnanti, ritenuti esempi di spicco dell’arte espressa dall’artista, sono stati collocati all’Arengario presso il Museo del Novecento.
Con l’occasione ricordiamo che nello stesso giardino della Triennale sono presenti altre opere d’arte, tra cui ci piace citare “Le signore”, bronzi sferoidali di Gaetano Pesce (scultore, designer e architetto vivente) su cui è possibile sedersi, l'”Ebdomero”, una testa dall’aspetto mostruoso, opera dei fratelli Mendini (scultori viventi) e “Sassi nel parco” di Ettore Sottsass (1917-2007) designer vincitore del Compasso d’oro nel 1959.
