lunedì, Dicembre 23, 2024
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AMARI MILANESI NATI NELL’OTTOCENTO

di Carlo Radollovich

L’azienda Davide Campari aveva messo in produzione nel 1867 l’”Amaro d’Olanda”, poi chiamato semplicemente “Bitter”. Ma il prodotto era già noto nel 1862 poiché Gaspare Campari, il papà, l’aveva già fatto conoscere ai propri clienti in un suo ben noto caffè del centro cittadino.

Davide Campari aprì poi due stabilimenti a Sesto San Giovanni, concentrando la produzione su due marche: il Bitter e il Cordial. Più tardi si iniziò con il lancio del Campari Soda, prodotto confezionato in una curiosa bottiglietta, una sorta di calice rovesciato.

Anche un’altra “bevanda”, poi diventata famosa, stava iniziando a prendere piede nella vecchia Milano.  Il merito fu di un esperto speziale, tale Bernardino Branca, il quale, originario di Pallanza sul Lago Maggiore e poi trasferitosi nella nostra città in corso di Porta Nuova (dove aveva aperto un primo stabilimento), aveva elaborato una speciale formula, tuttora segreta, per poter lanciare sul mercato un prodotto che definiva corroborante e assai ricco di qualità terapeutiche. Si tratta del conosciutissimo Fernet, che avrebbe tra l’altro attenuato i dolori di stomaco, ridotto la febbre e impedito il sorgere di irritazione nervose. L’infuso, a base di 27 erbe, tra cui rabarbaro e genziana, si diffuse ben presto persino oltre confine come amaro dalle mille virtù.

In molti si dichiararono stupefatti per la forza con cui l’infuso facilitasse la digestione, altri osservavano che potesse addirittura stimolare l’appetito se assunto in piccole dosi.

Bernardino Branca, dopo aver inaugurato il negozio in corso di Porta Nuova, decise di ampliare la propria attività e verso il 1910 la trasferì fondando uno stabilimento in via Resegone, a Milano, sede che esiste qui ancora attualmente. Le vendite proseguivano a gonfie vele e numerosi riconoscimenti piovevano sulla ditta Branca da tutta Europa.

Ma da dove proveniva l’insolito nome “Fernet”? Le ipotesi sono due: la prima si riferisce al nome di un collaboratore svedese dell’azienda, un certo dottor Fernet, la seconda dice che il nome derivava dalla locuzione milanese “fer net” (ferro pulito) ossia la piastra in ferro rovente che veniva usata per la preparazione dell’amaro.

L’attività Branca si estende oggi in tutto il mondo, con nuovi stabilimenti persino a Buenos Aires.

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