Dopo le ultime delusioni della Nazionale di Mancini, per ritrovare un po’ di orgoglio calcistico guardiamo al passato. Alla Nazionale del 1982 quando, proprio quarant’anni fa in Spagna, ottenne il titolo Mondiale.
C’è un film che parla di quegli avvenimenti ma anche e soprattutto di uno dei protagonisti di quei risultati “Pablito” Rossi, che segnò tre incredibili gol contro il Brasile , due alla Polonia e uno in finale con la Germania. Una nazionale che vinceva e che in questo modo dava lustro anche al nostro Paese che stava uscendo da una fase storica difficile.
E’ il periodo di Pertini Presidente della Repubblica e dell’ascesa al potere di Craxi con la speranza che il nostro Paese, come diceva lo stesso Rossi, ”fosse tornato a credere e sperare nel futuro”. Un periodo di profondi cambiamenti, nel bene e nel male, che poi portarono all’avvento della Seconda Repubblica.
Ma il calcio per gli Italiani è sempre importante e quei momenti furono vissuti con grande passione e partecipazione. Paolo Rossi, poi, era un giocatore simbolo da apprezzare per il suo stile, per il suo fair play, per la capacità, anche se con un fisico tutt’altro che eccezionale, di cogliere i momenti giusti per fare gol: quello che purtroppo sembra mancare ai nazionali di oggi.
E, accanto a lui, nel film documentario diretto da Michela Scolari e Gianluca Fellini, prodotto FilmIn’Tuscany e 44 Production e distribuito da FilmIn’ Tuscany, 44 Production, Phoenix Worldwide Entertainment, si potranno apprezzare anche altri grandi campioni come Falcao, Platini, Maradona, Zico, Rummenigge e Baggio.
Tutti questi campioni che hanno conosciuto Pablito riconoscono in lui la grandezza di un calciatore, che ha saputo dimostrare, con i suoi trionfi e le sue cadute, quali incredibili traguardi si possano raggiungere grazie a una forza di volontà straordinaria e a una determinazione che non lo faceva mai arrendere.
Un film su Rossi calciatore, quindi, ma non solo. Un film soprattutto su Rossi uomo, generoso, modesto, che attraverso il calcio ha fatto sognare intere generazioni ma ha sempre saputo dare importanza anche ai valori della solidarietà e dell’impegno sociale, ad esempio a fianco dei ragazzi romeni abbandonati, che vivono nel sottosuolo di Bucarest, assistiti dalla Fondazione Parada, per sottrarli al pericolo della malavita e della prostituzione.
Il film “Paolo Rossi, L’uomo, il Campione. La leggenda” ha come colonna sonora un brano inedito intitolato “Mio fratello è un campione” scritto da Mario Lavezzi con Lorenzo Vizzini e Luca Durgoni.
Il film sarà nelle sale a partire dal 5 luglio prossimo.