Interprete di molti film, comparsa spesso in televisione e ascoltata via radio, Paola Borboni adora principalmente il teatro. Infatti, lascia la scuola a 16 anni e poco dopo decide di scegliere il palcoscenico con molta passione.
Si trasferisce a Milano con i genitori durante il primo conflitto mondiale e la osserviamo già sul palco con la compagnia di Alessandro De Santis in una importante sala milanese: il Teatro Filodrammatici.
Piace subito al pubblico, che la giudica intelligente e ironica. Ma anche la critica si esprime con parole benevoli nei suoi riguardi. Insomma, un’attrice molto stimata che sta assaporando quel successo che l’accompagnerà per tutta la sua lunga carriera.
Terminata la guerra, fa di tutto per suggerire alle donne un nuovo modo di vestire, cercando di distoglierle da quel grigiore che gli anni Dieci stava quasi per imprigionale. E mentre il fascismo inquadra la donna tutta casa e famiglia, attorniata da molti figli, lei va decisamente contro corrente e, al massimo della trasgressione, recita in abiti osé sia in “Alga marina” sia in “Diana al bagno”.
Bella, brava e sensuale, dal 1918 al 1990 interpreta ben 79 film, anche se la sua vera, grande passione resta e rimarrà il teatro. Infatti, dice che il cinema “è un’operazione commerciale (…) mentre il teatro è vita”.
Lei, anticonformista, non obbedisce a Roma che vieta alle donne di dirigere una scuola di teatro. Riesce a fondare una compagnia teatrale a fianco di Salvo Randone e poi mette in scena diciassette commedie di Luigi Pirandello, che considera l’autore più rappresentativo tra i moderni.
Negli anni Cinquanta abbraccia molti generi teatrali: dall’operetta al cabaret, dalla commedia al dramma. La critica, sempre benevola, riconosce la sua straordinarietà di donna da palcoscenico. Vive per la scena, ma anche e soprattutto per il pubblico.
A 72 anni sposa un uomo molto più giovane di lei e questo matrimonio le conferisce ulteriore vitalità, lavorando a ritmi impensabili. Resta ferita in un incidente d’auto ove purtroppo perde il suo compagno. Ma Paola non si arrende e continua a recitare malgrado debba fare uso delle stampelle.
Anzi, le fodera elegantemente con un tessuto di seta pura e le ostenta davanti alla platea quasi con civetteria. A 90 anni mette in scena una commedia di Carlo Goldoni e rilascia interviste con lo spirito di una settantenne. Abbandona le scene nel 1993 mentre due anni dopo, colta da un ictus, è costretta a cedere definitivamente con il rammarico di moltissimi fan.