…la PDL arriva all’esame della Camera dei deputati per garantire a tutti i guariti da un cancro un percorso verso la normalità senza il peso del passato oncologico
E’ arrivato oggi in aula della Camera la Pdl “Disposizioni per la prevenzione delle discriminazioni e la tutela dei diritti delle persone che sono state affette da malattie oncologiche”. L’esame e la conseguente discussione sono stati brevi, sostanziali e hanno trovato l’unanimità della maggioranza e dell’opposizione. Il testo unificato del disegno di legge sull’oblio oncologico adottato come testo base a partire da 10 proposte di legge presentate, era stato approvato il 28 giugno 2023 dalla XII Commissione Affari Sociali della Camera dei Deputati, in seguito ha ricevuto il parere della I Commissione Affari Costituzionali e della V Commissione Bilancio. Al momento la Pdl è approdata nell’Aula della Camera e nei prossimi giorni verrà votata. Si auspica una rapida approvazione anche al Senato.
«Sono più dieci anni che il Gruppo “La salute: un bene da difendere, un diritto da promuover” con le 45 Associazioni dei pazienti aderenti al progetto porta avanti il tema dell’oblio oncologico e finalmente abbiamo raggiunto l’obiettivo – dichiara soddisfatta Annamaria Mancuso, Presidente di Salute Donna e Coordinatrice del Gruppo “La salute: un bene da difendere, un diritto da promuovere” – Ci auguriamo che tutto vada a buon fine perché questo è uno dei punti prioritari dell’Accordo di Legislatura 2022-2027. Abbiamo combattuto per anni quello che riteniamo un’ingiustizia sociale e uno stigma che perseguita le persone che hanno avuto un cancro e sono guarite, un numero che sta crescendo grazie alla ricerca, alle terapie innovative e ad una migliore diagnostica e assistenza. Riteniamo che non fornire informazioni sulla propria malattia e non essere identificati con essa debba diventare un diritto di ogni paziente guarito da un tumore. Crediamo che tutti hanno diritto a vivere una vita normale libera dai lacci burocratici inutili e gravosi».
Il testo unificato inserisce misure volte ad assicurare che alla guarigione clinica della persona corrisponda la possibilità di esercitare i propri diritti in condizioni di eguaglianza rispetto al resto della popolazione, con particolare riferimento all’accesso a servizi finanziari, bancari e assicurativi. Nel 2020 in Italia sono state registrate 3,6 milioni di persone con diagnosi di tumore; nel 2022 sono state stimate 390.000 nuove diagnosi; marcato l’aumento delle aspettative di sopravvivenza.
«Si aggiunge un altro tassello nel raggiungimento degli obiettivi che ci siamo posti nell’impegno con i Parlamentari nell’Accordo di Legislatura 2022-2027 del Gruppo “la salute: un bene da difendere, un diritto da promuovere” con l’Intergruppo parlamentare “Insieme per un impegno contro il cancro” della Camera dei Deputati – sottolinea la Coordinatrice, On.Vanessa Cattoi– il testo unificato è stato accolto da tutti i gruppi parlamentari e riconosce in primis l’ottenimento dei diritti delle persone che hanno vissuto l’esperienza di un tumore e che attualmente non sono ancora riconosciuti. Sarà questo un ulteriore passo in avanti per affermare l’eguaglianza dei malati ma anche dei guariti e per dare risposte concrete alle richieste delle Associazioni dei pazienti. La parte importante è riuscire a tenere distinto quello che riguarda le tutele giuslavoriste che devono essere comunque sempre garantite anche per le persone guarite».
Il testo unificato si compone di 5 articoli. La legge dovrebbe avere 2 scaglioni temporali entro i quali si avrà il diritto all’oblio oncologico: 10 anni dopo il termine delle cure per chi ha avuto il tumore dopo i 18 anni; 5 anni per chi lo ha avuto in età più giovane.
«E’ stato avviato finalmente l’esame in Aula del testo unificato delle proposte di legge in materia di oblio oncologico – riferisce l’On. Maria Elena Boschi, prima firmataria – ringrazio la collega Marrocco per il proficuo lavoro, la collaborazione, la sintonia nel lavoro svolto in Commissione. L’obiettivo del testo unificato è quello di superare una situazione evidente di discriminazione che oggi esiste ed è tollerata nel nostro ordinamento nei confronti delle persone che sono definitivamente guarite da una malattia oncologica. Si tratta di discriminazioni che gli ex pazienti oncologici incontrano quando devono accedere a servizi bancari, finanziari, assicurativi ma anche nelle richieste di adozioni o quando partecipano a procedure concorsuali o ad un reinserimento lavorativo. Con questo testo unico si superano queste discriminazioni e si pone fine a quelle che sono vere e proprie ingiustizie, che riguardano quasi un milione di nostri concittadini. Sottolineo più volte la parola “ex” malati oncologici perché questa legge si basa su un dato scientifico, cioè che decorso un certo lasso di tempo dopo l’ultimo trattamento attivo della malattia, le persone sono definitivamente guarite e non esiste più un elemento oggettivo che possa giustificare un differente trattamento di questi cittadini o una differente valutazione del rischio, anche di solvibilità».