Duemila gradini separano il fondovalle dal paesino di Monteviasco in provincia di Varese. Questi duemila gradini segnano a tutt’oggi una insormontabile, o quasi, differenza, per poter raggiungere i 950 metri d’altezza della frazione accennata, ma siamo alla fine di questo isolamento. Infatti, come ufficialmente dichiarato dalle nostre autorità regionali, dovrebbe entrare nuovamente in funzione questa benedetta funivia per porre fine ai disagi sin qui sopportati da questo villaggio.
Siamo al termine di questa interminabile procedura burocratica ? Sembrerebbe di sì. Tutto ebbe inizio nel novembre del 2018 quando il manutentore che controllava il buon funzionamento di questo insostituibile mezzo di locomozione subì un grave danno fisico a seguito di un malaugurato e nefasto contatto con lo stesso, per poi perdere la vita. Ci fu un regolare processo, preceduto da una messa sotto sequestro da parte della Procura. Poi i sigilli furono rimossi, con l’obbligo però da parte del Comune di vigilarne la totale sicurezza.
Furono eseguiti i necessari lavori, è vero, ma non fu trovato un accordo per il gestore da inserire. Da quell’inverno, piuttosto crudo, furono i carabinieri di Luino, aiutati dai colleghi della Forestale, ad approvvigionare i residenti con generi alimentari, rifornendoli anche delle necessarie medicine, in special modo durante il periodo in cui il virus del Covid la faceva da padrone. Non era facile montare a piedi su quegli scalini scivolosi e pure ghiacciati durante i mesi invernali. Ma c’è l’hanno sempre fatta !
Dimenticavamo di citare che la frazione di Monteviasco è alle dipendenze del Comune di Curiglia e lo stesso sindaco di questo paese si dichiara finalmente felice che il tragitto Monteviasco – fondovalle, grazie alla riattivazione della funivia, possa presto riaffacciarsi. Si spera infatti che il turismo si riprenda gradualmente e che qualche comitiva, anche dalla vicina Svizzera, si rifaccia viva. E in attesa di far parte di questi escursionisti, porgiamo ai residenti mille Auguri di cuore !
