di Carlo Radollovich
In attesa della delibera da parte della Giunta milanese, riusciamo finalmente a intravedere, a partire da questa estate, la sospirata luce verde per quanto riguarda la possibilità di circolare in città con la “piccola mobilità elettrica”. Si tratta, come noto, di semplici monopattini spinti da un micromotore elettrico, di monopattini a due ruote parallele, dei cosiddetti monowheel (muniti di una sola ruota) e degli speciali monopattini che poggiano su una piattaforma a due ruote.
Come dettato dal Ministero dei Trasporti, tutti i Comuni italiani potranno chiedere di effettuare test sperimentali su strada nell’arco dei prossimi dodici mesi sino ad un massimo di ventiquattro.
I quattro tipi di “veicoli” suddetti, potranno circolare in tutte le aree pedonali con un preciso limite: non dovranno superare la velocità di sei chilometri orari. I semplici monopattini e quelli a due ruote parallele potranno transitare anche sulle piste ciclo-pedonali e pure nei quartieri cittadini ove vige per le auto il limite dei trenta chilometri orari.
Durante le ore notturne, per tutti i monopattini elettrici, è fatto obbligo di installare una luce, sia anteriormente sia posteriormente. Gli utilizzatori dovranno ovviamente indossare il necessario giubbotto catarifrangente. Importante: chi gode della maggiore età può liberamente circolare. I minori devono invece procurarsi una sorta di patentino (si attendono chiarimenti relativi alle varie formalità per ottenerlo).
Si correva il rischio, per segnalare la presenza dei monopattini in città, che tutti i loro percorsi potessero essere inondati da una marea di cartelli indicatori. Per fortuna non sarà così. Semplicemente, alle porte di ogni centro abitato, i cittadini verranno avvisati della sperimentazione in atto con i monopattini.