Il web è il modo più veloce per divulgare notizie, idee, mode. Dal Regno Unito e da poco spopolata in tutto il mondo, una moda pericolosa: il binge drinking, bere senza freni dai 5 alcolici o più nella stessa serata per arrivare alla sbronza totale, ubriacandosi sempre più fino a star male e a volte morire.
Chi è il migliore? Chi è quello che riesce a ingurgitare più alcool in una serata? Una moda che coinvolge molte persone e soprattutto giovani e vede la parità dei sessi. La maggior parte degli intervistati non considera questo fenomeno un pericolo, ma vedono il binge drinking come un fenomeno sociale perché bere alcol senza freni, non li porta a essere ubriachi, ma solo “brilli” e l’ebbrezza che ne deriva, è vista come un collante sociale, uno stato ottimale per godere della compagnia degli altri.
In un convegno il ministro alla salute Lorenzin ha denunciato che il consumo eccessivo di alcol è uno dei più importanti fattori di rischio per la salute e che il quadro epidemiologico conferma che il tradizionale modello di consumo alcolico, caratterizzato da consumi quotidiani moderati, è sempre meno diffuso nel nostro Paese, mentre tra i giovani e giovani adulti prevale il consumo occasionale e fuori pasto.
Secondo le stime dell’Istituto Superiore di Sanità, nel 2011 le persone che hanno consumato bevande alcoliche in modalità a rischio sono state oltre 8 milioni, di cui 6,2 milioni di maschi e 1,9 milioni di femmine. Nonostante ciò, osserva Lorenzin, “il nostro Paese occupa il posto più basso nella graduatoria europea relativa al consumo pro-capite di alcol. Questi dati incoraggiano a proseguire le politiche di contrasto attivate in questi anni a livello nazionale e regionale, basate su un approccio intersettoriale che coinvolge attivamente le scuole, gli enti locali e i servizi sociali”.
Di seguito gli effetti medi indicativi della concentrazione di alcool nel sangue (alcolemia g/l) sull’uomo:
0,2-0,4: lieve euforia, loquacità, lieve difficoltà di coordinazione motoria ed eventuale moderata riduzione della capacità di giudizio e dell’attenzione;
0,5-0,8: aggravamento della difficoltà di coordinazione motoria, riduzione della capacità percettiva, ulteriore riduzione della capacità di giudizio, tendenza alla guida pericolosa;
0,8-1,0: sopravvalutazione della propria abilità alla guida, tendenza a guidare al centro della strada, ritardo evidente nei tempi di reazione;
1,0-2,0: instabilità emotiva, alterazione della memoria, perdita della capacità di giudizio, atassia (mancanza di coordinamento motorio), disartria (difficoltà nell’articolazione della parola);
2,0-4,0: ubriachezza profonda, confusione mentale, disorientamento, apatia, marcate alterazioni percettive, midriasi (dilatazione della pupilla), vomito, incontinenza, incapacità di mantenere la stazione eretta;
>4,0-5,0: alcolemia potenzialmente letale: coma, ipotermia, ipoventilazione, ipotensione arteriosa, anestesia.
Monica Chiesa