lunedì, Dicembre 23, 2024
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MILANO, LE ORIGINI IN PARTE LEGGENDARIE

di Carlo Radollovich

Lo storico Tito Livio (59 a.C. – 17 d.C.) scrive che re Ambigato, capo dei Galli in un’estesa pianura lungo l’ultimo tratto del fiume Rodano, delegò il proprio nipote Belloveso affinché, in altre terre, potesse fondare alcuni villaggi. Non è certa quale fosse la sua originaria meta.

Si narra che egli (e qui la storia lascia spazio alla leggenda), trovandosi ad un certo punto del suo viaggio in Lombardia, rimase incantato dalle numerose aree verdi che si estendevano ai suoi piedi. Grazie ad un esercito abbastanza numeroso, scacciò senza problemi i pacifici pastori che occupavano la zona e decise di fondare il primo abitato di una certa consistenza. Volle però, prima di impartire ai suoi commilitoni ordini precisi, consultare gli dei, anche per ottenere auspici sul nome con cui battezzare il villaggio. Gli oracoli si mostrarono inequivocabilmente chiari: il progetto di fondazione avrebbe potuto concretizzarsi solo se, su uno spiazzo ben preciso, si fosse riscontrata la presenza di una scrofa di cinghiale dal pelo molto lungo sulla parte anteriore del corpo.

I più vicini collaboratori di Belloveso partirono alla ricerca dell’animale e, pochi giorni dopo, lo avvistarono su un’ampia area circondata da numerosi alberi. Informato il capo, venne subito delimitato il luogo entro il quale si sarebbe costruito il paese. Più avanti nel tempo, questo sarebbe stato battezzato con il nome di Mediolanum (forse da “medio-lanata”). Come simbolo del villaggio si sarebbe adottata la figura della scrofa semilanuta, stemma del tutto particolare ancora oggi ben visibile su un lato del Palazzo della Ragione, in pieno centro. In effetti, quando nel secolo XIII iniziarono gli scavi per costruire tale edificio, venne rintracciato un bassorilievo che riproduceva le sembianze dell’animale semilanuto.

Dopo l’episodio relativo ai Galli, vale la pena di ricordarne uno successivo, con al centro gli Etruschi, quando questi stavano occupando una parte dell’Italia settentrionale. Si narra che due capitani dell’esercito, Medo e Olano, furono incaricati di scegliere un luogo adatto per la costruzione di un villaggio, sede dei primi coloni che sarebbero arrivati quanto prima sul posto. Medo scelse una stupenda posizione circondata da boschi e particolarmente ricca d’acqua. Venne iniziata la fondazione del villaggio e Olano completò l’opera con una nutrita serie di fortificazioni. Ma come battezzarlo ? Una proposta di alcuni saggi venne accolta immediatamente: si decise all’unanimità di unire i due nomi dei grandi capi e il paese si chiamò Mediolano…

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