“Anche nel 2022 l’Osservatorio Nazionale in Medicina Estetica redatto dalla nostra Società Scientifica Agorà conferma il trend che da anni coinvolge il settore:
…le richieste non rallentano, semplicemente mutano, a causa anche dello stato emergenziale che abbiamo vissuto e che ci ha cambiato o quanto meno ha cambiato il nostro modo di “guardarci””, afferma il Prof. Alberto Massirone – Presidente Agorà.
“Ma non solo: tutte le principali richieste si declinano in una ricerca di bellezza che parte dalla ritrovata attenzione alla prevenzione, oltre che dalla scarsa invasività, e che punta dritto al ritrovato miglioramento generale della propria immagine. Tutto questo è sempre possibile grazie alla grandissima competenza e al costante aggiornamento che il Medico Estetico esegue per assicurare al proprio paziente elevatissimi standard di sicurezza e affidabilità.”, conclude il Prof. Alberto Massirone.
Niente di più vero: mai come oggi per il Medico Estetico la formazione risulta essere imprescindibile. I dati raccolti infatti confermano che il 90% dei partecipanti al nostro Osservatorio ha seguito da 3 a 5 corsi formativi annui a riprova di un settore sempre all’avanguardia ma soprattutto formato ed informato. Azione conseguente è il consolidamento annuo del trattamento/visita con lo stesso paziente che si attesta eseguirsi tra le 3 e 7 volte a riprova che formazione è sinonimo di fiducia. Ricordiamo quanto sia essenziale la formazione di base per il Medico Estetico, il modello formativo delle scuole quadriennali di Medicina Estetica, come quella Agorà di Milano e Sime di Roma permette di garantire una formazione completa, teorica e pratica del medico che si approccia a questo ambito con una competenza a 360°. Questa la prima fotografia presentata in occasione del suo annuale Congresso, svoltosi a Milano nei giorni scorsi.
Ma se la ricerca della bellezza e del benessere sono fattori sempre più preponderanti per la migliore qualità di vita possibile: annualmente, quanto è disposto ad investire un paziente? Dal nostro Osservatorio si stima che il paziente fidelizzato affronti una spesa annua in Medicina Estetica che si aggira tra i 700 e i 2500 € per trattamenti viso, corpo e non solo. Analizzando i dati più da vicino troviamo che i trattamenti viso maggiormente richiesti dalle donne sono: filler (59%), tossina botulinica (44%), rivitalizzazione cutanea (33%), peeling (23%), seguono prp e fili di trazione. Discostandosi di poco troviamo quelli che interessano la sfera maschile: tossina botulinica (39%), filler (34%), peeling (28%), seguono come per le donne prp e fili di trazione. Per i trattamenti corpo maggiormente richiesti dalle donne invece troviamo: intradermoterapia (28%), carbossiterapia e laser epilazione a pari merito (25%), trattamenti laser per macchie (21%), trattamenti vascolari (19%), seguono con percentuali minori trattamenti laser per rimozione tatuaggi, cavitazione, criolipolisi, onde d’urto e altri trattamenti elettromedicali. Tra quelli richiesti dagli uomini invece troviamo: in testa come per le donne, intradermoterapia (25%), seguito da laser epilazione (21%), carbossiterapia (19%), laser rimozione tatuaggi (17%) e laser per macchie (13%). Anche in questo caso seguono, in percentuali minori, trattamenti laser per rimozione tatuaggi, cavitazione, criolipolisi, onde d’urto e trattamenti elettromedicali.
Scendendo nell’analisi specifica dei vari trattamenti richiesti al vertice svettano i trattamenti con filler che si concentrano soprattutto nella zona labiale (49%), nell’area naso-geniena (31%) e zigomatica (29%). Segue l’area del terzo inferiore e bordo mandibolare (22%) e quella perioculare (19%), chiudendo con l’area frontale (17%) e le aree distali ossia le mani con un 11%. La richiesta di trattamenti con tossina botulinica invece interessano le rughe d’espressione (94%), il terzo inferiore del volto (48%), iperiodrosi palmare (27%) e ascellare (25%), microbotulino (31%), gummy smile (26%) e iperidrosi plantare (21%). Tra i trattamenti con peeling troviamo: trattamento dell’aging (43%), trattamento delle macchie (30%) e trattamento dell’acne (27%). Infine, tra i trattamenti per combattere cellulite e adiposità localizzata troviamo: trattamento per trattare glutei e culotte de cheval (65%), addome (27%), interno coscia (26%), gambe (22%) seguono in percentuali minime sottomento e braccia.
Altri trattamenti presi in esame dal nostro Osservatorio identificano invece il target, per età, interessato. La rivitalizzazione cutanea è richiesta in egual misura dalla fascia d’età 30-40 e 40-60 (43%). Solo il 20% invece nella fascia 18-30 e 60+ si approccia al trattamento. Cambia totalmente il range d’età se si analizza il trattamento di laser epilazione: nella fascia 18-30 ne fa richiesta il 49% e il 50% nella fascia 30-40. Cala la percentuale nelle fasce d’età successive. Proprio per la “particolarità” del trattamento, il laser rimozione tatuaggi è richiesto per un 63% dalla fascia 30-40 ma anche tra i giovani il trend del corpo tatuato sembra decrescere con una richiesta del 45% nella fascia 18-30 anni.
Ma la Medicina Estetica non è solo trattamenti è anche e soprattutto opera sociale con uno sguardo che sempre più ruota a 360°: cresce l’attenzione alla sostenibilità ambientale e alla riduzione dello spreco nella gestione stessa degli spazi e delle risorse negli studi medici; si sviluppano canali innovativi come la telemedicina ad esempio per alcuni controlli post-trattamento al fine di garantire sempre un rapporto più stringente tra medico e paziente; infine, ci si approccia al paziente con una rinnovata consapevolezza in base ai trend di richieste. Dall’Osservatorio infatti emerge chiaro come i pazienti nella fascia 18-30 anni si avvicinino alla Medicina Estetica sia per emulazione dei modelli estetici presenti sui social (47%) sia per trattamenti specifici come rimodellamento delle labbra (88%), imperfezioni cutanee (49%), rinofiller (48%) e pefs/adiposità localizzata (43%). La fascia intermedia 30-40 anni si approccia alla Medicina Estetica soprattutto per contrastare le rughe di espressione (73%) e l’aging cutaneo (63%), per il rimodellamento delle labbra (72%) oltre che per combattere p.e.f.s e adiposità localizzate (55%) e cedimento tissutale (38%).
Infine, i Baby Boomers, 60+, si avvicinano alla Medicina Estetica all’80% per combattere l’invecchiamento sia aging cutaneo che rughe d’espressione oltre che il cedimento tissutale (82%). Se per i Millennials e la generazione Z i social restano mezzi potenti e, se “maneggiati con cura”, anche molto utili, la quasi totalità degli intervistati ha confermato come la “vecchia scuola” e la modalità dei Baby Boomers col passaparola resti il mezzo più efficace per il reclutamento dei nuovi pazienti. Insomma, il “provato” è sempre più sicuro. Come è chiaramente emerso dal nostro Osservatorio, i social influenzano sempre più i canoni di bellezza soprattutto tra i giovani tanto da registrare, tra i partecipanti alla survey, richieste di look sempre più artefatti e innaturali e che interessano soprattutto il countouring del viso o mode dall’aria internazionale come le “russian lips”, le “california lips” e i “foxy eyes”. Anche l’aspetto etico è un argomento da non sottovalutare e che emerge con forza dall’Osservatorio Agorà: con l’arrivo di Tik Tok, Facebook, Instagram, You Tube si assiste sempre più ad una mercificazione eccessiva dell’atto medico fino quasi a sminuirlo. La totalità dei partecipanti all’indagine si discosta da questa pratica preferendo un uso più responsabile dei social che possono quindi essere uno strumento di condivisione divulgativo-educativo se svolto eticamente quindi non finalizzato alla commercializzazione ma all’informazione scientifica concreta e “realizzabile” della pratica clinica, per una Medicina Estetica sicura ma assolutamente concreta.
Ruolo fondamentale quindi del Medico Estetico quello di orientare il paziente dopo adeguata visita medica e diagnosi verso trattamenti personalizzati e idonei a raggiungere l’iter terapeutico atteso, conservando però espressività e natural look, valorizzando quindi gli elementi di armonia individuali.