di Carlo Radollovich
La “Linea Blu”, nel corso dei lavori di scavo lungo la via Lorenteggio, rende noto che le cantine, ovviamente ubicate al di sotto del pavimento stradale, devono intendersi occupate temporaneamente.
Tenuto conto che questa “temporanea” occupazione si protrarrà per almeno sei anni circa, si può ben comprendere l’umore dei residenti, i quali hanno iniziato a protestare per ciò che considerano un vero esproprio, anche se limitato nel tempo (si fa per dire).
Ma quali sono i motivi cha hanno originato tale inconsueta e penalizzante “manovra” ? Si tratta della collocazione di speciali tiranti che vengono utilizzati per conferire stabilità agli scavi stessi, quando le paratie laterali in cemento saranno calate.
Insomma, la “Linea Blu”, ancora prima di nascere con i suoi quindici chilometri di percorso, e ventuno stazioni complessive, da Linate a San Cristoforo, desta più di un malcontento, malgrado alcune varianti rispetto alle cantierizzazioni originarie siano già state prese in esame (vedasi ad esempio la ventilata modifica alla progettazione della stazione Solari e quella relativa a piazzale Dateo, su cui si attende una decisione del Cipe).
Ci auguriamo in ogni caso che l’informazione “precisa” su quanto poi si andrà definitivamente a concludere, possa giungere ai cittadini interessati con congruo anticipo, affinché ci si possa per tempo preparare ai notevoli disagi, ai quali sicuramente si andrà incontro.
Le opere di scavo (esclusi i tunnel, per i quali saranno impiegate le ben note talpe a partire dal prossimo ottobre) sono già iniziate e nel centro storico sono avvenuti i necessari spostamenti dei sottoservizi, indispensabili per la realizzazione delle stazioni in loco.
I più ottimisti sognano di veder sfrecciare quanto prima i convogli della M4 in grado di trasportare, così si calcola, 25mila passeggeri in una sola ora. Ma forse questi non sono ancora stati informati che l’apertura dell’intera linea è prevista soltanto per la fine del 2022 (se tutto procede come da copione…)