domenica, Novembre 24, 2024
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L’incontro con Papa Francesco nella terra ambrosiana

di Antonio Barbalinardo

Nella mattinata di sabato scorso 25 marzo 2017, nelle zone periferiche di Milano e a Linate c’era la nebbia, ringraziando Dio non pioveva, poiché la pioggia avrebbe creato problemi alla visita di Papa Francesco. Alle pessime previsioni metereologiche, Papa Francesco a Milano e al Parco di Monza ha trovato una bellissima giornata primaverile e soprattutto la gioia e il calore dei fedeli che l’hanno potuto vedere e incontrare nei diversi appuntamenti e lungo le vie d’attraversamento della città.

Riporterò alcuni momenti cui ho seguito e partecipato del grande evento in piazza Duomo, non uno spettacolo, ma l’incontro pastorale con Papa Francesco, riportando anche alcuni flash degli altri luoghi che abbiamo visto dagli schermi televisivi riportati dai media.

Papa Francesco è arrivato all’aeroporto di Linate alle ore 8,17 a bordo dell’aereo dell’Aeronautica militare, lì c’era ancora la nebbia che si è poi diradata.

All’aeroporto di Linate ad attendere Papa Francesco c’era il cardinale Angelo Scola, con i rappresentanti istituzionali: Roberto Maroni, presidente della Regione Lombardia, Giuseppe Sala, sindaco di Milano, Luciana Lamorgese, prefetto di Milano, Paolo Micheli, sindaco di Segrate, Monica Piccirillo, direttore dell’Aeroporto di Linate, Pietro Modiano, presidente di SEA, il colonnello Alessandro Losio, comandante Aeronautica Militare di Linate e don Fabrizio Martello, cappellano dell’aeroporto, c’erano anche i lavoratori con i propri familiari che hanno salutato Papa Francesco.

Dopo questo momento di saluto Papa Francesco è stato accompagnato da Sua Eminenza Cardinale Angelo Scola presso le Case bianche di via Salomone, dove ad attenderlo c’erano oltre mille fedeli. Papa Francesco ha visitato tre nuclei familiari di via Salomone, tra questi una famiglia mussulmana. Nel Suo breve discorso nel quartiere delle Case bianche Papa Francesco ha detto: “Vengo in mezzo a voi come sacerdote, entro in Milano come sacerdote… Il sacerdote cristiano è scelto dal popolo e al servizio del popolo; il mio sacerdozio, come quello del vostro parroco e degli altri preti che lavorano qui”.

Dopo la visita nella periferia milanese, Papa Francesco con il Cardinale Angelo Scola sulla papamobile hanno attraversato le vie cittadine, e lungo il percorso sono stati salutati dalle tantissime persone che aspettavano il passaggio sin dalla prima mattinata. Così Papa Francesco lungo le vie cittadine ha iniziato a sentire il calore delle persone al Suo passaggio.

gente
Piazza Duomo gremita di fedeli

Papa Francesco è arrivato così in piazza Duomo, la papamobile si è fermata nei pressi della rampa d’accesso al sagrato; ad attenderlo c’erano cinquanta mila fedeli e altrettanti nelle vie laterali che hanno potuto sentire i canti, i messaggi e gli interventi diffusi dagli altoparlanti con le immagini sui maxischermi. Sul sagrato del Duomo c’era tutto il clero ambrosiano, composto dai Vescovi e Monsignori di Curia oltre che dai Vescovi delle diverse Zone Pastorali di Milano e della Diocesi inoltre c’erano i Cardinali: Gianfranco Ravasi, Francesco Coccopalmerio e Renato Corti, mentre all’interno del Duomo c’era il Cardinale Dionigi Tettamanzi emerito Arcivesco di Milano.

Ingresso del Santo Padre in Duomo
L’ingresso di Papa Francesco in Duomo

I fedeli in piazza Duomo hanno accolto il Santo Padre con lunghi e calorosi applausi, sventolando i foulard e le bandierine inneggianti fortemente “Francesco, Francesco, Francesco”.

Papa Francesco è entrato in Duomo, accolto da 4000 consacrati di diversi ordini e congregazioni, sacerdoti e diaconi permanenti. Il cardinale Angelo Scola, nel suo saluto al Papa ha fatto riferimento anche ai drammatici fatti londinesi, dove ha detto: “Il travaglio in cui viviamo immersi è motivo di conversione delle nostre persone e delle nostre comunità aprendoci alla speranza”.

Papa Francesco in Duomo ha risposto alle domande che gli hanno posto don Gabriele Gioia, presbitero, Roberto Crespi, diacono permanente, e suor Paola Paganoni.

papa segratoPapa Francesco ha subito riferito che alle domande avrebbe risposto anche un poco a braccia, ha detto: “Non bisogna avere paura delle sfide che ci sottopongono”, ha concluso l’incontro con i consacrati riferendosi alla domanda posta da suor Paola Paganoni dicendo: “A me piace la parola da lei usata sulla “minorità”. Finito l’incontro con i consacrati Papa Francesco con l’Arcivescovo Scola e i Presbiteri si sono avviati all’uscita del Duomo salutati festosamente da tutti i consacrati; si è così riaperto il portone centrale del Duomo e Papa Francesco è ritornato sul sagrato con il Cardinale Scola e alcuni Presbiteri è andato sul podio predisposto per la recita dell’Angelus.

predica papa
Papa Francesco sul palco in piazza Duomo per l’Angelus

Nella piazza è esplosa la gioia osannante dei presenti con lo sventolio dei foulard e delle bandierine, Papa Francesco ha subito detto: “La nebbia se n’è andata” e scherzando un poco come ormai ci ha abituato ha aggiunto: “Le cattive lingue dicono che verrà la pioggia, ma non so io non la vedo ancora”, ha ringraziato tutti per l’affetto dimostrato, chiedendo preghiere e sostegno per lui, inoltre ha anche detto: “Tutti siamo invitati a essere un poco lievito e un poco sale”, è iniziato così il momento della preghiera dell’Angelus seguita dalla benedizione impartita ai fedeli.

Dopo la benedizione Papa Francesco con il Cardinale Angelo Scola sono saliti sulla papamobile e hanno girato all’interno dei percorsi nella piazza per salutare e farsi vedere da vicino dagli oltre cinquantamila fedeli presenti.

papamobile
Papa Francesco a bordo della papamobile lascia piazza Duomo

La papamobile è uscita dopo da piazza Duomo e da via Dante si è portata al carcere di San Vittore, dove Papa Francesco ha incontrato i detenuti, il personale del carcere e i rappresentanti istituzionali.

Il pellegrinaggio di Papa Francesco, dopo il pranzo con i detenuti di San Vittore, è proseguito nel Parco di Monza con la celebrazione della Santa Messa davanti a un milione di fedeli, dove dopo con un altro trasferimento è seguito l’ultimo momento della visita pastorale di Papa Francesco a Milano all’interno dello Stadio di San Siro dove ha incontrato i Cresimandi che erano ottanta mila compresi gli accompagnatori e i genitori. Questi tre particolari momenti della visita ai fratelli ristretti di San Vittore, la Santa Messa e l’incontro con i Cresimandi li ho seguiti anch’io tramite i media.

La visita di Papa Francesco al popolo ambrosiano è avvenuta non in una data casuale, ma il 25 marzo, giorno che la Chiesa cattolica celebra l’Annunciazione dell’Arcangelo Gabriele a Maria. Desidero ringraziare il Santo Padre Papa Francesco anche per conto della Redazione de Il Mirino per il dono della Sua visita pastorale, che è stata un momento particolare di fede che ci ha fatto vivere e per tutto quanto ci ha comunicato con i messaggi, gli incitamenti e i riferimenti che hanno toccato il cuore e la sensibilità di tutti noi fedeli.

Ero presente sul Sagrato, ho vissuto così da vicino un intenso momento, non solo da cronista, ma in particolare da fedele, che mi ha molto coinvolto ed è stato per me un grande momento di fede che non dimenticherò mai, così come penso non lo dimenticherà tutta la Chiesa ambrosiana.

Papa Francesco è rimasto colpito e contento dell’accoglienza e del calore dimostrato dai fedeli ambrosiani che ha ringraziato tutti durante l’Angelus di domenica 26 marzo dalla Sua Sede Apostolica di Roma.

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