di Carlo Radollovich
La M5, la più moderna delle metropolitane cittadine, avanza di buon passo con l’inaugurazione (verso il 6/7 giugno) di altre due stazioni: quelle relative a Cenisio e Portello.
Vale la pena di dare uno sguardo complessivo a questa meravigliosa “Lilla”, assai confortevole e che suscita l’ammirazione di molti cittadini.
Era il febbraio 2013 quando la tratta Bignami-Zara, con le fermate intermedie relative a Ponale, Bicocca, Cà Granda, Istria e Marche, incantava per la funzionalità delle stazioni e per l’elevata efficienza dei treni.
Nel marzo 2014 venne poi inaugurato il percorso Zara-Garibaldi con la fermata intermedia di Isola.
Successivamente, a fine aprile del corrente anno, si dava il via all’ultima tratta, Garibaldi-Stadio di San Siro, con le seguenti frammentazioni:
Stazione Monumentale ( termine lavori nell’autunno del corrente anno), Cenisio (inaugurazione 6/7 giugno, come si accennava), Gerusalemme (autunno 2015), Domodossola (inaugurata 29/4), Tre Torri (autunno 2015), Portello (inaugurazione 6/7 giugno), Lotto (inaugurata 29/4), Segesta (inaugurata 29/4), San Siro Ippodromo (inaugurata 29/4), San Siro Stadio (inaugurata 29/4). Va segnalato infine che il percorso complessivo, da Bignami a San Siro, è di 12 chilometri circa.
Ai milanesi la “Lilla” piace molto e sempre di più. A dimostrazione della praticità e del comfort ritrovati, basta citare il numero delle persone che se ne servono: mentre sul tratto Bignami-Zara, nel 2013, la presenza media giornaliera era di 20mila unità circa, dopo l’apertura della stazione Garibaldi l’affluenza addirittura triplicava. Oggi va considerato un traffico che si attesta su 85/90mila passeggeri. E ciò sorpassa di gran lunga le stime che si effettuavano un paio d’anni fa con la futura tratta Bignami-San Siro completamente aperta: si riteneva che vi sarebbero salite non più di 60/65mila persone al giorno. Non ci si attendeva un risultato così favorevole ed eclatante.
La “Lilla” possiede un’alimentazione a terza rotaia ed è la prima linea di Milano con l’inserimento di un sistema di guida completamente automatico e perciò senza guidatori. Tutte le stazioni dispongono di banchine completamente separate dai treni tramite speciali porte di banchina che si aprono solo quando i treni sono completamente fermi.
Insomma, le più avanzate tecnologie, che sono state impiegate nel modo più consono, costituiscono un vero fiore all’occhiello, per tutti coloro che si sono impegnati in questi duri anni di lavoro, per la realizzazione di un autentico gioiellino sotterraneo.