domenica, Novembre 17, 2024
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“Liberi di vedere – Dal buio alla luce”

Dal 17 al 28 maggio 2021, nella Casa Circondariale di Milano Opera e nella Casa Circondariale “Francesco Di Cataldo” di Milano San Vittore si svolgeranno screening oculistici e screening diabetologici a circa 200 persone detenute.

L’evento è organizzato dal Club Rotary Milano Arco della Pace, in collaborazione con Vision + Onlus, UNAMSI (Unione NAzionale Medico Scientifica di Informazione), Croce Rossa Italiana e con il sostegno non condizionante di Siemens Healthineers.

Gli screening hanno preso il via lunedì 17 maggio nella Casa Circondariale di Opera e proseguiranno nella settimana dal 24 al 28 nel Carcere di San Vittore. 

“Ho accolto con grande piacere la proposta del RC Milano Arco della Pace di realizzare screening sanitari all’interno del carcere – esordisce Giacinto Siciliano, direttore della Casa Circondariale “Francesco Di Cataldo” San Vittore, Milano – San Vittore è una realtà carceraria particolare, che ha una storia e una tradizione non comuni. Inoltre è situata nel centro della città di Milano, pertanto avere la possibilità di lavorare a stretto contatto con una realtà associazionistica, come il Rotary, che si caratterizza per la presenza sul territorio, rappresenta un esempio virtuoso di collaborazione. É un bel segnale di apertura che si inserisce perfettamente in questo contesto, e in un periodo che, per necessità e in pieno stato di emergenza, il carcere si è trovato ad affrontare un anno fa allorquando è scoppiata la pandemia. Una battaglia affrontata con intelligenza, pazienza, coesione, e vinta respingendo la prima e la seconda ondata.  Abbiamo risolto in corsa problematiche complicatissime, scoprendo capacità di risposta e di adeguamento inimmaginabili e sviluppando un sistema e un “know how” che ci ha, prima consentito di diventare “Hub Covid” di riferimento per le realtà carcerarie del territorio milanese e ora, di gestire in modo eccellente anche le coperture vaccinali. Oggi, dopo l’emergenza cominciamo finalmente a riprenderci cura delle persone anche sui fronti diversi dal Covid e a ridare tutela alla salute in tutti i suoi aspetti. Questo è lo “Stato che funziona”. E questo “Stato che funziona” stimola altre realtà ad avvicinarsi al carcere per offrire collaborazione e supporto, oppure, come nel caso del Rotary, a intensificare e aumentare il proprio focus sulla nostra realtà. E gli screening sanitari in partenza oggi ne sono la conferma”.

Siamo lieti di realizzare congiuntamente questa iniziativa per due motivi – afferma Ruggero Giuliani, coordinatore sanitario della Casa Circondariale San Vittore – il poter offrire degli screening alla popolazione del carcere, che spesso anche fuori dal carcere, per la sua tipologia, ha scarso accesso alla cura e ha scarsa consapevolezza di malattia. Lo screening diventa un percorso rieducativo, che inizia con il prendersi cura della propria persona. Lo screening risulta quindi importante per chi, di solito, ha meno accessi ai servizi di cura.  Il secondo punto è l’apertura del carcere nel ‘dopo Covid-19’. Quindi un segnale di apertura verso l’esterno, che oggi è possibile fare perché si sono raggiunte delle coperture vaccinali molto elevate all’interno del carcere”. 

“Da circa 16 anni Vision + Onlus si occupa di prevenzione e di problematiche legate alla disabilità visiva – sottolinea Demetrio Spinelli, Presidente Vision + Onlus –  siamo quindi lieti di partecipare a questa iniziativa con lo specifico animus rotariano che ci contraddistingue. La prevenzione è per noi un diritto al cittadino, il quale anche se in una condizione ‘ristretta’ deve poter avere accesso alla cura”. UNAMSI è felice di partecipare a questo bel progetto sanitario a favore della popolazione carceraria. Una iniziativa, quella di fare uno screening oftalmico e diabetologico a 200 detenuti delle carceri di Opera e di San Vittore, che rientra perfettamente nel Dna della nostra associazione di giornalisti impegnati nel settore salute, sanità e ricerca, ma con un occhio particolare anche verso il sociale” – ha aggiunto Franco Marchetti, presidente UNAMSI.

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