di Carlo Radollovich
Il cosiddetto “Villaggio dei Giornalisti” ha sede nel quartiere della Maggiolina, appartenente al Municipio 2, ed è raggiungibile scendendo dalla Metropolitana 3 alla fermata Zara oppure Sondrio. Tale rione venne così battezzato perché in loco esisteva la Cascina Maggiolina, costruita nel XVI secolo, demolita nell’anno 1920.
Sempre negli anni Venti sorse qui il “Villaggio”, caratterizzato da villette residenziali immerse nel verde. Il modo tranquillo di vita che qui si conduceva, venne subito lodato e sottolineato da alcuni pubblicisti che per primi abitarono il quartiere.
Anche oggi il rione è uno dei più esclusivi di Milano, tuttavia circondato da caseggiati che potremmo definire abbastanza popolari.
Alcune casette del “Villaggio” possiedono una curiosa struttura: sono a forma di igloo (vedi foto). Risalgono al 1946, sono tuttora abitate e furono costruite su due livelli. Uno è esterno, al di sopra del piano stradale, l’altro è classificabile come seminterrato. Delle dodici palazzine originariamente realizzate, ne rimangono oggi soltanto otto.
Tra le varie villette spicca un edificio chiamato “palafitta”, progettato nel 1934 dall’architetto Luigi Figini. E’ di foggia rettangolare, poggia su dodici pilastri e questi lo tengono sollevato dal suolo a più di quattro metri d’altezza. Esso si rifà agli insegnamenti del grande urbanista Le Corbusier, il quale raccomandava in diverse circostanza di ricorrere a costruzioni dalle minime e semplici necessità vitali per poter vivere adeguatamente in una grande metropoli.
In origine, la costruzione sorgeva in mezzo al verde, mentre oggi, purtroppo, la “palafitta” è attorniata da diverse case che sembrano in ogni caso sottolineare la sua straordinaria tipicità e irripetibilità.