martedì, Dicembre 24, 2024
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Le scienze sono la chiave per il futuro dei giovani

Perché la matematica e le scienze fanno tanto paura ai giovani? Cosa si può fare per avvicinare i più giovani a queste materie? PwC Italia ha organizzato un evento per riflettere su questo e altri temi collegati, dal titoloItalia 2023: Persone, Lavoro, Impresa” L’immaginario sulla scienza e le competenze del futuro. Questo è il primo di una serie di 8 incontri con esponenti del mondo delle istituzioni, della finanza e dell’impresa.

Si è partiti da una constatazione negativa e cioè che la matematica e le scienze non piacciono agli adolescenti italiani.Le competenze matematiche a livello di terza media sono andate peggiorando nel 2022 in tutta Italia (il 43% non raggiunge la sufficienza e in Meridione la situazione è ancora peggiore, si sale al 56%). Cosa che ha aumentato il divario rispetto ad altri Paesi europei.

Abbiamo bisogno di sviluppare programmi che incentivino l’insegnamento delle materie STEM (acronimo inglese che sta per Scienza, Tecnologia, Ingegneria e Matematica), come sostiene il Presidente e Ad di PwC Italia, Andrea Toselli. Anche perchéla matematica rappresenta uno strumento strategico per sviluppare le abilità cognitive e metacognitive di bambini e ragazzi, una risorsa per affrontare le sfide complesse del futuro: dal cambiamento climatico, alla creazione di sistemi di produzione e consumo sostenibili e stimolo per la creatività, l’innovazione ed il pensiero critico”.

Presidente e AD pWc Italia Andrea Toselli

Ma la “povertà educativa” purtroppo va di pari passo con le difficoltà economiche. Basti pensare che in Italia oltre un milione e 400 mila bambini (dati Istat) vivono in povertà assoluta e un bambino su 7 lascia prematuramente gli studi.

Per fortuna, si stanno sviluppando iniziative per affrontare questi problemi. Una di queste è quella organizzata dall’Associazione “Il Cielo Itinerante”, fondata nel 2021, che ha lo scopo di avvicinare allo studio delle materie STEM i bambini e le bambine in situazioni di povertà educativa e di disagio sociale, grazie a metodi formativi innovativi.

Ersilia Vaudo Scarpetta, Astrofisica dell’Agenzia spaziale europea, a questo proposito, segnala l’originalità di questa proposta educativa che attraverso il gioco porta in giro per l’Italia (oltre 60 comuni) il piacere di scoprire le meraviglie del cielo comei crateri della Luna, gli anelli di Saturno. Un’esperienza che alimenta stupore e curiosità, in grado di attivare nei bambini una piccola trasformazione. Il desiderio di proiettarsi oltre il contesto contingente e immaginare scenari di futuro diversi per loro stessi.” 

Ersilia Vaudo Scarpetta

Ma questa esperienza è stata davvero utile per i ragazzi che hanno potuto viverla direttamente? La risposta è positiva e ce la fornisce un censimento realizzato ad hoc da Ipsos su oltre 700 giovani che vi hanno partecipato. Se si trovano i mezzi più giusti per coinvolgerli, attraverso il gioco, la sperimentazione, la valorizzazione dell’errore, l’uso corretto degli strumenti digitali, si può fare amare anche la scienza e la matematica, scoprendo in queste materie il fascino che fa scattare la curiosità e la passione. Direi che tutto si può riassumere in una frase molto significativa:“Se un bambino non è portato alla matematica, il nostro dovere è quello di portarcelo!”.

I ragazzi che all’inizio dell’esperienza proposta da “Il cielo itinerante” pensavano che la matematica fosse una materia pesante e che richiedesse un impegno notevole o un talento naturale, al termine del percorso si sono resi conto delle grandi opportunità che questo studio può offrire loro e quanto sia divertente e formativo. 

Al dibattito ha partecipato anche il Ministro dell’Istruzione e del Merito prof. Giuseppe Valditara (foto in copertina con l’AD pWc Italia, Andrea Toselli), il quale riferisce che le imprese sono alla ricerca di oltre un milione e 200 mila lavoratori in vari settori che non riescono a trovare perché mancano figure professionali con una adeguata preparazione. D’altra parte il fenomeno della dispersione scolastica cioè l’abbandono precoce degli studi (attorno al 13,2%), è davvero preoccupante, e tra le più elevate in Europa.

Il Ministro conferma l’importanza dell’insegnamento delle materie STEM per la formazione delle nuove generazioni che deve passare attraverso una selezione e formazione del corpo docente, in modo che si possano ampliare le strategie di insegnamento della matematica, abbandonando certi vecchi schemi basati su semplici abilità di computazione, per favorire altresì le cosiddette soft skill, cioè capacità metacognitive come il pensiero critico, la creatività e il problem-solving.

Con l’occasione, il Ministro ha ribadito l’utilità dell’alternanza scuola- lavoro per facilitare l’inserimento dei giovani, con la necessità di dedicare massima attenzione al problema della sicurezza, prevedendo sistemi di certificazione delle aziende coinvolte.

Certo, anche la scuola deve fare la sua parte, oltre ad impegnarsi a far emergere nei giovani degli interessi e delle passioni autentiche, deve saperli orientare nelle loro scelte future, tenendo conto dell’offerta che proviene dal mondo del lavoro. Il Ministro, a questo proposito, ha anticipato la realizzazione di una piattaforma che dovrebbe favorire il mismacht tra offerta e domanda del lavoro.

In Italia, oltretutto, come sostiene il presidente Istat Gian Carlo Bongiardo, dobbiamo affrontare un problema demografico importante che riguarda il calo delle nascite (nel 2022 sono nati 400 mila bambini in meno rispetto all’anno precedente) e l’aumento della vita media (gli ultra 90enni sono circa 800 mila).

Gian Carlo Bongiardo

Continuando questo trend gli attuali 59 milioni di italiani scenderanno entro il 2070 a circa 48 milioni, di cui oltre 2 milioni e 200 mila ultranovantenni. Fenomeno questo che metterà a rischio la tenuta del welfare, incidendo negativamente sulla crescita economica.

Per correre ai ripari, l’idea è che possa aumentare il numero delle nascite (almeno 500 mila l’anno) entro la fine del decennio. Qui si innescano altri problemi come le necessarie politiche per il sostegno alla natalità e alle famiglie, oltre alla regolazione dell’apporto del flusso migratorio.

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