venerdì, Novembre 22, 2024
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LAVORARE A MILANO. LA BUONA QUALITÀ DEGLI ISTITUTI TECNICI

di Ugo Perugini

Il mercato del lavoro sembra dia qualche segnale positivo. Però, per i giovani, trovare lavoro resta sempre un’impresa piuttosto difficile. Vediamo quali sono le professioni maggiormente richieste in base ad alcune ricerche effettuate da UnionCamere.

In incremento (oltre il 12%) i lavori legati al commercio e ai servizi. Molto richiesti anche camerieri, baristi, cuochi, ristoratori. In leggero calo la richiesta di infermieri, mentre aumenta, nel settore sanità, l’esigenza di profili professionali più qualificati, come i logopedisti, i fisioterapisti e gli informatori scientifici in campo farmaceutico. Segni di ripresa anche nel settore dell’edilizia, ma per figure meno professionalizzate.

Nella nostra città, sono sempre più richiesti i giovani che sappiano lavorare nel settore digitale. Le più gettonate sono specifiche figure che, dotate di una certa esperienza, possono anche aspirare a guadagni davvero rilevanti, nell’ordine di 80.000/100.000 euro annui.

Ne segnaliamo alcune come il Web Marketing Manager, che ha il compito di promuovere prodotti e servizi dell’azienda per cui lavora attraverso i diversi canali sui mass media, come i social network, motori di ricerca, le digital pr, ecc. Altre professione nell’ambito della information technology sono il Seo Manager, l’E-commerce Manager e il Programmatic buying Manager

Una buona notizia ci arriva dalla Fondazione Agnelli che ha varato, ormai da qualche tempo, l’Eduscopio, un osservatorio che consente agli studenti del Piemonte e anche della Lombardia di avere una bussola utile per fare la scelta giusta della scuola professionale o tecnica più adatta a loro in relazione alle maggiori possibilità di impiego.

John Elkann, presidente della Fondazione,  ha riferito che l’iniziativa si rivolge agli studenti degli istituti tecnici e professionali che non intendono o non sanno ancora se proseguire i loro studi all’università, fornendo, località per località, anche le prospettive occupazionali che il territorio può offrire.

La Lombardia ha presentato dati tutto sommato molto positivi che testimoniano il crescente livello qualitativo degli istituti nella nostra Regione e la buona sinergia tra scuola e mercato del lavoro. “Certo – ha affermato l’assessore Aprea – il tutto va inserito in un sistema che sia sempre più finalizzato all’aumento dell’occupazione giovanile.

Tra le varie opportunità, l’appartenenza ai 56 Poli tecnico-professionali, l’adesione al programma Fixo  di Regione e del Ministero del Lavoro, con l’attivazione di uffici di placement, l’adesione al progetto regionale di ‘Garanzia Giovani’ e alla consolidata progettualità dell’alternanza scuola lavoro, ma anche attraverso la promozione del conseguimento del titolo in apprendistato secondo la Legge regionale 30/2015, che ha costruito il sistema duale.”

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