di Carlo Radollovich
La pista automobilistica di Monza è stata “lustrata” a dovere ed è pienamente disponibile, sia tecnicamente sia con le indispensabili note di rammodernamento del circuito (sono stati impeccabilmente riasfaltati più di 20mila metri quadrati di pista), per ospitare tra una marea di folla il Gran Premio di domenica 3 settembre.
Negli ultimi due anni, per poter pagare il rinnovo della concessione in scadenza, sono stati compiuti enormi sacrifici, pure sfociati nei sostanziosi contributi della Regione Lombardia e del Pubblico registro automobilistico. Da ora in poi, tuttavia, l’autodromo dovrà dimostrare di essere in grado di autogestirsi, senza ricorrere a finanziamenti pubblici. Per esempio, è stato progettato di erigere in loco il museo di Formula 1, allestimento che potrebbe favorire una interessante parte del necessario autofinanziamento. Si programmeranno anche manifestazioni od eventi attorno alla pista, ogni fine settimana, e tutti gli organizzatori promettono il loro fattivo interessamento per tutto il prossimo anno.
Dicevamo che il circuito è stato rammodernato. Non soltanto per l’importante riasfaltatura compiuta, ma anche, tra l’altro, per l’avvenuto rifacimento degli ingressi e delle uscite dai box dei rombanti bolidi, per la griglia di partenza che appare molto più appariscente, per le migliaia di pneumatici poste in più a bordo del circuito al fine di renderlo maggiormente sicuro.
E come sta andando la prevendita dei biglietti? Si tratta di un vero successo, se si tiene conto che sono stati comprati il 10% di tagliandi in più rispetto al 2016. Si pensi inoltre che, per far posto ad un numero crescente di spettatori, è stata allestita una nuova tribuna nelle vicinanze della curva parabolica.
Insomma, siamo in attesa di questa 88.ma edizione del Gran Premio d’Italia, con consistenti file di appassionati italiani che tiferanno Ferrari per festeggiare i primi settanta anni di vita della celebre marca d’automobili. I lettori più anziani ricorderanno la prima vittoria del Cavallino rampante, avvenuta nel 1949, grazie alla corsa di uno scatenato Alberto Ascari e i giovani avranno senz’altro presente l’ultima, conquistata da Fernando Alonso nel 2010.