sabato, Novembre 23, 2024
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Lasciti AIL, un atto d’amore in crescita…

…per costruire un futuro senza tumori del sangue


Un lascito solidale può contribuire a cambiare la vita delle oltre 500 mila persone che in Italia ogni anno lottano contro un tumore del sangue. Un lascito è un atto d’amore e di consapevolezza che può aiutare a costruire un futuro per i pazienti ematologici, è un gesto di grande generosità e ricco di significato, un segno di speranza per tutti i pazienti ematologici che possono guardare avanti con fiducia nonostante un tumore del sangue. 

I dati della recente indagine “Valori, donazioni e lasciti solidali”, realizzata da Walden Lab-Eumetra per il Comitato Testamento Solidale – comitato di organizzazioni non-profit, tra cui AIL, nato per promuovere la cultura del testamento solidale in Italia – rivelano che gli italiani alla domanda “quale valore vorreste lasciare a chi verrà dopo di noi” fanno riferimento a valori come conoscenza, unità della famiglia, amore, libertà. 

Proprio a questi valori si ispira il sostegno ai pazienti che AIL, Associazione Italiana contro le leucemie, i linfomi e il mieloma, porta avanti da 55 anni. La conoscenza attraverso la ricerca scientifica conduce a nuove cure; l’amore dei 17.000 volontari al servizio dei malati; l’unione della famiglia mantenuta grazie ai numerosi servizi di assistenza delle 83 sezioni provinciali AIL; la possibilità di poter condurre una vita degna di essere vissuta anche durante le terapie. 

Come sottolinea la campagna di comunicazione AIL dedicata ai Lasciti “Cosa fai dopo la vita?” che celebra la vita, attraverso il racconto commovente di un’amicizia che cresce nel corso di tanti anni, fino a culminare nella decisione matura e condivisa di fare un grande dono.

Scegliere di fare un lascito ad AIL è molto semplice, è sufficiente la redazione di un testamento scritto di proprio pugno che permette di decidere come destinare i propri beni. Donare anche poco contribuisce a fare grandi cose. Nella maggior parte dei casi i testatori, principalmente donne, lasciano le proprie volontà scrivendo di proprio pugno un testamento olografo e scelgono di devolvere parte del proprio patrimonio a favore di più Enti non profit. 

I lasciti solidali rappresentano una risorsa preziosa che AIL impiega per finanziare in tutta Italia progetti di ricerca di alto valore scientifico e sanitario e attività di assistenza, contribuendo in maniera significativa ai progressi della ricerca clinica, allo sviluppo di nuove terapie e ad assicurare in tutte le fasi della malattia l’assistenza ai malati e ai loro familiari e caregiver. 

AIL trasforma le donazioni dai lasciti solidali in cura e assistenza. Dal 2017 ad oggi sono stati raccolti in tutta Italia oltre 15,2 milioni di euro grazie alla generosità di chi ha indicato AIL nel proprio testamento. 

Queste donazioni hanno contribuito in maniera rilevante a sostenere le attività tipiche di AIL (2023):

Ricerca scientifica: la sede nazionale e le 83 sezioni AIL hanno finanziato 146 progetti di ricerca di cui, tra gli altri, 45 sulle leucemie, 19 sui linfomi, 13 sul mieloma, 6 su qualità di vita, 3 in ambito psico-oncologico; 

Supporto ai centri ematologici: 77 sezioni AIL hanno supportato 111 dipartimenti/strutture offrendo copertura ai costi di personale, strutture, acquisto di attrezzature e farmaci; 

Mobilità solidale: 30 sezioni AIL hanno partecipato al progetto di supporto alla mobilità sanitaria finanziato dalla sede nazionale AIL, sono stati effettuati 5.186 viaggi fuori provincia; 

Case AIL: sono 38 le sezioni AIL con case di accoglienza per pazienti e familiari, e 88 le unità immobiliari, 1.117 pazienti e 1.278 familiari ospitati, complessivamente 62.898 notti offerte;

Supporto psicologico: ne hanno beneficiato 4.535 pazienti/familiari grazie alle attività di 52 sezioni AIL; 

Cure domiciliari: 33.001 gli accessi domiciliari (29.302 adulti e 3.699 pediatrici) supportati da 31 Sezioni AIL;

Trasporto pazienti: grazie a 53 sezioni AIL 820 pazienti hanno usufruito del servizio navetta casa-ospedale all’interno della provincia.

Fare “testamento solidale”, in concreto, significa nominare nel proprio testamento, in qualità di erede o di legatario, una o più associazioni, organizzazioni, enti del terzo settore. È un gesto semplice e non vincolante a favore delle future generazioni, che può essere modificato in qualsiasi momento, senza ledere ai diritti degli eredi, rispettando le quote stabilite per legge. Non sono necessari ingenti patrimoni, perché per sostenere il lavoro quotidiano di associazioni impegnate in cause umanitarie e scientifiche, anche un piccolo contributo può davvero fare la differenza. Si può decidere di lasciare anche solo una piccola somma di denaro o un bene mobile (opera d’arte, gioiello), un bene immobile (appartamento), il trattamento di fine rapporto (TFR) o anche azioni ed altri titoli d’investimento.

È possibile farlo in qualsiasi momento, scegliendo se scriverlo di proprio pugno (testamento olografo) o farlo redigere da un notaio alla presenza di testimoni (testamento pubblico). Entrambi questi testamenti produrranno effetto solo al momento dell’apertura della successione, e sarà sempre possibile modificarli, annullarli o sostituirli. La legge tutela gli eredi e riserva, comunque, ai soggetti definiti “legittimari” – ovvero al coniuge o al soggetto unito civilmente e ai figli – una quota di eredità (quota di legittima), di cui il testatore non può disporre liberamente.  

Un lascito solidale non è solo una buona azione, è un impegno che la persona assume con la comunità e con il futuro, consapevole di lasciare qualcosa di molto importante dopo di sé: una opportunità di guarigione e di speranza a chi soffre e lotta contro un tumore del sangue.  

Per saperne di più vai sul sito lasciti.ail.it o chiama il numero 800 85 78 78

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