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L’antico Comune di Musocco

Mercoledì 1 marzo ore 18 si è tenuto alla Biblioteca Accursio l’incontro dal titolo “L’antico Comune di Musocco”.

Relatori dell’incontro Antonio Barbalinardo, giornalista, Roberta Osculati, vice presidente del Consiglio Comunale, Roberto Gariboldi, storico del territorio, Walter Cherubini, noto sul territorio per le attività svolte e premiato per questo con l’Ambrogio d’Oro lo scorso anno, e Stefano Doddi, Presidente della Croce Verde Sempione.

Panoramica del pubblico

L’incontro è stato aperto da Cinzia Rossi, direttrice della biblioteca, che ha ringraziato tutti per la partecipazione e ha ricordato che l’evento fa parte di un ciclo di incontri ed eventi volti a celebrare e ricordare i 100 anni dall’annessione dei comuni di Affori, Baggio, Chiaravalle Milanese, Crescenzago, Gorla-Precotto, Greco Milanese, Lambrate, Musocco, Niguarda, Trenno e Vigentino al territorio di Milano a seguito del Regio Decreto numero 1912 del 14 dicembre 2023.

Prende poi la parola Antonio Barbalinardo che racconta della storia dell’annessione e del legame di tale momento storico con la storia della Croce Verde Sempione. Infatti i nomi dei personaggi storici che lottarono per dare vita alla Croce Verde Sempione sono gli stessi uomini che si impegnarono con tante attività sul territorio.

Lo stendardo della Croce Verde Sempione

Nel 1909 questi uomini si riunirono per avviare attività di pubblica assistenza che presero forma grazie all’impegno e agli investimenti fatti dagli stessi e da altri concittadini che credettero in questo progetto e che permise loro di costruire la propria prima sede sulla quale facciate campeggiava il nome “Società Volontaria Pubblica Assistenza Croce Verde”.

L’intervento di Antonio Barbalinardo

Purtroppo l’arrivo del fascismo bloccò le attività di pubblica assistenza della Croce Verde Sempione, soprattutto perché i militi che le coordinavano non vollero cedere alle pressioni del fascismo per annettersi alla Croce Rossa. Così nel settembre 1931 tutto si interruppe.

Terminata la guerra i militi fondatori si riunirono nuovamente per riprendere le attività. Anche per questo nuovo inizio, per la Croce Verde Musocco – questo il nome dell’epoca – era importante mantenere la propria indipendenza ed autonomia dalle altre associazioni. Così nel 1946 tutto ripartì all’interno di alcuni locali presso la sede – ancora attuale – che si trova in piazzale Santorre di Santarosa a Milano.

I locali però erano troppo piccoli per il coordinamento di tutte le attività e fu necessario ampliare gli spazi: in loro soccorso arrivarono i partiti dell’epoca che liberarono i locali da loro affittati all’interno dell’edificio di piazzale Santorre di Santarosa per permettere alla Croce Verde di avere più spazio.

Piccola curiosità finale. Il nome venne cambiato negli anni 60 da Croce Verde Musocco a Croce Verde Sempione per l’associazione che veniva fatta con il grande cimitero di Musocco: un po’ per superstizione e un po’ per associazione importante si decise di modificare.

L’intervento di Roberta Osculati

Prende in seguito la parola Roberta Osculati che pone l’importanza sul ricordare non solo questo anniversario ma anche il 150esimo anniversario dall’annessione dei “Corpi Santi” perché permettere ai più giovani di conoscere la storia della loro città e di essere più consapevoli sul tema delle radici e della cittadinanza.

All’epoca le annessioni vennero fatte nell’ottica di rendere “grande Milano” ma era anche vero che gli stessi sindaci dei vari Comuni spronavano i cittadini ad avere fiducia nelle annessioni perché questo avrebbe permesso loro di ottenere più servizi, sussidi, strutture fognarie e idriche, nonché scuole e molto altro.

Infine, Roberta Osculati chiede a tutti i partecipanti di parlare con i loro figli e i nipoti per raccontare loro di queste vicende storiche importanti che rischiano di essere un po’ dimenticate.

La parola passa a Stefano Doddi che coglie l’occasione per mettere in luce tutte le attività che vengono svolte dalla Croce Verde Sempione, soprattutto per la gestione emergenziale notturna che viene prettamente permessa da volontari e spera che tanti nuovi volontari decidano di prendere parte ai loro progetti.

L’intervento di Stefano Doddi

Prende poi la parola Roberto Gariboldi che racconta la storia del quartiere di Garegnano e della nota Certosa di Garegnano.

La Certosa- come dice il nome stesso – divenne la sede di frati certosini che avevano la gestione anche dei terreni circostanti. Questi terreni, chiesti per mantenere la propria “solitudine” e distanza dalla realtà caotica della città venivano poi affittati e questo permise loro di vivere della rendita degli stessi terreni.

L’intervento di Roberto Gariboldi

Splendide le immagini presentate da Gariboldi che mostrano una Milano rurale, semplice, così diversa da quella di oggi. Una Milano segnata, a quell’epoca, dall’abbandono di infanti: la povertà, infatti, costringeva le famiglie ad abbandonare i nascituri per sperare che venissero aiutati e nutriti, cosa che i genitori non riuscivano a fare. Struttura fondamentale all’epoca era Santa Caterina alla Ruota che si dice accolse circa 250mila bambini abbandonati.

La parola passa a Walter Cherubini che racconta del progetto “PERIFERIARTMI” che punta a far riscoprire e conoscere le bellezze delle periferie e degli “ex comuni” che spesso sono sconosciuti anche ai milanesi. Tutti i percorsi e le iniziative sono visionabili su https://www.periferiartmi.it.

L’intervento di Walter Cherubini

L’evento si è concluso con l’invito a prendere parte alle tante altre iniziative che verranno proposte dedicate al centenario.

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