venerdì, Novembre 22, 2024
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L’ANTICA CHIESA DI SANTA MARIA DELLA PACE

di Carlo Radollovich

La chiesa, situata in via San Barnaba 40, appartiene oggi all’Ordine Equestre del Santo Sepolcro e, prima di intrattenerci sul tempio dedicato a Santa Maria della Pace, vale la pena di spendere due parole a favore di questa antica istituzione (da non confondere con l’Ordine dei Cavalieri Templari), fondata da Goffredo di Buglione nel 1099 dopo la conquista di Gerusalemme nel corso della Prima Crociata. Essa trae le sue origini dall’Ordine dei Canonici del Santo Sepolcro, i quali eressero un santuario sul presunto luogo ove avvenne la crocifissione di Cristo.
Va ricordato che l’Ordine Equestre del Santo Sepolcro è la più antica fondazione cattolica e caritativa, la cui sede si trova nel convento di Sant’Onofrio al Gianicolo a Roma e che abbraccia un totale di diecimila persone circa sotto l’autorità papale.

Ritornando alla chiesa di Santa Maria della Pace, essa venne iniziata nel 1477 (elargizione di Bianca Maria Sforza e del figlio Galeazzo) e terminata solo vent’anni dopo. Esternamente ammiriamo lo stile gotico lombardo mentre l’interno rispecchia un sobrio stile rinascimentale. Pregevoli gli affreschi di Gaudenzio Ferrari (1480 – 1546) staccati tuttavia dal tempio e ora esposti presso la Pinacoteca di Brera. Nel 1805 la chiesa fu sconsacrata e adibita a vari usi. Fu infatti inserito un magazzino militare, poi un ospedale e infine una scuderia.

Circa un secolo più tardi venne acquistata dai nobili Bagatti Valsecchi i quali provvidero a restaurarla trasformandola in un salone per concerti anche se, probabilmente per motivi d’ordine fiscale, furono costretti a venderla nel 1906. Subentrarono le suore di Santa Maria Riparatrice che, come primo gesto, vollero riconsacrarla. All’esterno, sulla vetrata circolare, è visibile l’emblema dell’Ordine del Santo Sepolcro ossia una caratteristica croce circondata da quattro piccole croci. Nel loro complesso ricordano le cinque piaghe di Cristo crocifisso. Le croci, all’interno del tempio, sono state dipinte in rosso, simbolo della forza, della vita e del sangue.

Segnaliamo che la chiesa è visitabile ogni primo giovedì del mese, purtroppo per due ore soltanto, dalle 10 alle 12.

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