Lunedì sera, all’interno del Parco Sempione, nella suggestiva cornice della Cascina Nascosta, si è svolto l’incontro con Lamberto Bertolé, che ha presentato la sua candidatura al consiglio comunale nella lista del PD per Beppe Sala Sindaco.
Bertolè, 46 anni, ex scout, operatore sociale e insegnante, è stato Presidente del Consiglio Comunale a partire dal 2016. Cosa significa per lui amministrare? Significa tutelare l’interesse del pubblico, mettere al centro legalità e trasparenza, contrastare la criminalità, promuovendo consapevolezza, formazione e strumenti operativi.
Da sempre impegnato nel sociale e molto attento al ruolo del Terzo Settore, come partner della co-progettazione e non come mero fornitore, da anni si dedica a costruire un sistema di welfare non tradizionale a tutela delle persone più fragili e orientato al riscatto di chi ha avuto meno opportunità.
I temi principali su cui si impernierà la sua azione politica nel caso venga rieletto sono il diritto alla casa, con un incremento dell’offerta pubblica e privata a costi calmierati, più posti e meno costosi negli asili nido; attenzione ai più anziani, evitando il ricorso prematuro a strutture protette e favorendo, laddove possibile, la convivenza inter-generazionale fuori dalla famiglia.
Per la mobilità, la ricetta di Bertolé è diminuire la circolazione delle auto, per migliorare la qualità dell’aria e rendere la città più sana: più piste ciclabili e parcheggi di interscambio. Per un’aria più pulita, l’idea è quella di arrivare a un efficientamento energetico e a una riconversione degli impianti di riscaldamento degli stabili, con un recupero delle aree verdi.
Milano deve essere in grado non solo di reagire alla crisi della pandemia ma diventare un laboratorio in cui si affermano i diritti delle persone e si contrastano le disuguaglianze, il vero antidoto contro le derive demagogiche e populiste.
Il Sindaco Beppe Sala, anch’egli presente all’incontro, ha ricordato l’impegno delle numerose persone che supportano la sua lista, tra candidati (1150 persone), collaboratori e volontari.
L’idea di Sala per il suo secondo mandato non è tanto quella di completare il lavoro iniziato quanto quella di proporre cambiamenti importanti sul tema della sostenibilità ambientale e della giustizia sociale anche di fronte alle nuove generazioni sempre più sensibili a questi temi.
Milano è ormai diventata una delle più importanti città del mondo e anche un riferimento per tutti coloro che credono che sia possibile realizzare concrete innovazioni politiche e sociali.
Tra i vari interventi degli ospiti presenti, segnaliamo quello di Don Gino Rigoldi, cappellano del Carcere Minorile Beccaria, che ha accennato alle sue esperienze con i giovani nella Fondazione che porta il suo nome.
Tre sono i passi che dobbiamo compiere verso i giovani: accoglierli, ascoltare i loro bisogni e proporre delle soluzioni. Ma soprattutto educarli a creare comunità. Far loro capire che insieme è possibile costruire qualcosa di positivo. Lo stanno a dimostrare le tante iniziative messe in atto che riguardano la scuola, il lavoro, l’integrazione, la casa, i servizi sociali, la lotta alle dipendenze, ecc.
Altro intervento interessante quello di Pierfrancesco Majorino, ora deputato al Parlamento europeo, che ha sostenuto che non ci si deve mai accontentare di quello che è stato fatto ma occorre il coraggio per affrontare nuove sfide, con discontinuità rispetto al passato. Bisogna sconfiggere il presentismo, senza avere paura di seguire un’utopia concreta in grado di cambiare la vita delle persone.
All’incontro, erano presenti anche Cristina Tajani, assessore alle politiche del lavoro, e Filippo Del Corno, assessore alla Cultura, che hanno confermato di non volersi ricandidare. Quest’ultimo si è soffermato su un aggettivo spesso usato dalla Destra per sottolineare l’importanza di certi eventi: esclusivo. L’idea è quella che invece occorre sempre più pensare all’inclusività, proprio per non lasciare nessuno indietro.