di G.P.
Che BikeMi fosse un progetto di successo era evidente già dal numero di utenti del servizio in continua crescita, che nel primo semestre di quest’anno ha totalizzato il 35% in più di nuovi abbonati e il 40% in più di utilizzi rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Viste le premesse dunque non stupisce scoprire che – insieme al numero di utilizzatori – è aumentato anche quello di vandali e ladri di biciclette.
Nell’ultimo anno infatti si sono moltiplicate le denunce a Polizia locale e forze dell’ordine per mezzi sottratti o ritrovati abbandonati. Di solito sono gli stessi cittadini a segnalare il fatto direttamente tramite le pagine social o le infoline di BikeMi. Tuttavia, per meglio coordinare le operazioni di ricerca e recupero dei mezzi, Clear Channel – gestore del sistema BikeMi – ha deciso di istituire il 1° luglio scorso un vero e proprio servizio investigativo, che ad oggi ha permesso di risolvere 118 casi di veicoli scomparsi, con il ritrovamento di 85 biciclette tradizionali e 33 a pedalata assistita.
La neonata “squadra investigativa” di BikeMi opera in primo luogo identificando i mezzi mancanti dalle rastrelliere e poi, di conseguenza, avvia indagini attraverso sopralluoghi, appostamenti, e pedinamenti seguendo le tracce del GPS in dotazione ad ogni veicolo. Nel primo mese di attività la squadra degli investigatori delle biciclette scomparse è riuscita a ripescarne una da un canale di Peschiera Borromeo e ben 4 dai Navigli, grazie anche al prezioso contributo dei responsabili dei Dragon Boat della Canottieri di San Cristoforo.
Un’altra bicicletta è stata ritrovata abbandonata nel cortile di un albergo di Milano, mentre qualche giorno fa la Guardia di Finanza è riuscita a cogliere sul fatto un malintenzionato che stava per portarsi a casa una bici gialla tradizionale. Al momento il team è sulle tracce di due biciclette elettriche che sono state portate fuori dal Paese, dirette una per l’Ucraina e l’altra per la Romania: una di esse sarebbe stata avvistata in un negozio di biciclette e BikeMi sta lavorando con le autorità internazionali per riportarla in Italia e restituirla ai cittadini di Milano.