di Ugo Perugini
Il problema degli Scali Ferroviari dismessi e non utilizzati e la loro riqualificazione è stato più volte al centro di discussioni e dibattiti. Poi, lo scorso anno, si è definito un programma che riguarda i sette scali ferroviari di Milano e cioè Scalo Farini, Greco-Breda, Lambrate, Porta Romana, Rogoredo, Porta Genova e San Cristoforo.
Si tratta di un impegno considerevole di ristrutturazione edilizia che riguarda un milione e duecento mila metri quadrati di terreno dove attualmente vi sono binari, scambi, edifici dismessi, vecchie attrezzature ferroviarie non più utilizzati. Nel programma si stima che circa il 65% dello spazio recuperato verrà destinato ad aree verdi e spazi pubblici.
Per quanto riguarda gli immobili, negli ultimi giorni del 2017 è stata firmata una lettera di intenti tra Comune, FS e Presidente dell’Accademia di Belle Arti di Brera, che prevede a partire da settembre del 2018 che alcune attività dell’Accademia, soprattutto laboratori, siano trasferite all’interno dello Scalo Farini. Questo anche per far fronte all’aumentato numero di studenti che questo Ateneo richiama da tutto il mondo.
E’ una soluzione positiva perché consente di restituire alla fruizione pubblica parti di edifici, attualmente dismessi e di cui si procederà al risanamento, per un progetto culturale e sociale molto importante.
Anche il Presidente FS, De Vito, ha sottolineato come “La presenza di attività culturali e di formazione potrà contribuire a conferire una specifica vocazione all’area, arricchendone vivibilità e sicurezza grazie alla presenza di un’utenza giovane e vitale. Iniziative simili sono state sperimentate con successo in recenti processi di rigenerazione urbana del contesto europeo ai quali stiamo guardando con interesse per la loro capacità di disegno urbano”.
Ma sulla riqualificazione dello Scalo Farini sono previsti, sempre per il 2018, altri interventi da definire attraverso uno specifico Masterplan.