In questi giorni, ove la limpidezza del cielo di Lombardia (così bello quando è bello, come diceva Alessandro Manzoni) sembra regalare a tutti noi uno splendido sogno. I milanesi sono affascinati da questa inebriante atmosfera, paragonabile a quella che si potrebbe godere tra i monti delle nostre Alpi.
Peccato che non là si possa respirare a pieni polmoni poiché la presenza di polveri sottili, seppure diminuita, non ci abbandona. In ogni caso ci si chiede: come potremmo gustarci panorami da favola senza dover uscire dalla città ? Si può salire idealmente sulla Torre Isozaki (209 metri) sul palazzo della Regione Lombardia (161) oppure sul Grattacielo Pirelli (127).
Ma se qualcuno si trovasse già immerso nello splendido Parco Sempione, verrebbe fatalmente attratto da quei 108 metri circa della Torre Branca che vi inviterebbero a salire. E in effetti qui si sale in gruppi di cinque persone alla volta, non di più, con prenotazione nelle giornate di aprile (mercoledì, venerdì, sabato e domenica), approfittando di un comodo ascensore.
Ma qual è la storia di questa curiosa torre a forma tronco-piramidale, a sezione esagonale ? Progettata nel 1932 dall’architetto Gio Ponti, nel 1933 è già ultimata e inaugurata dal ministro dei Lavori Pubblici Araldo di Crollalanza in occasione della quinta Triennale di Milano.
Sulla sommità erano in origine disposti dodici tavoli e una cucina, mentre più sopra un potente farò mobile era in grado di compiere,lentamente, tre giri al minuto. Dopo la fine del secondo conflitto mondiale, la torre si presentava sempre più degradata e nel 1972 venne ufficialmente chiusa.
Ma ecco una sua parziale rinascita che avviene nel 1990, quando la Distilleria Branca provvede al suo acquisto e contemporaneamente avvia lavori di risanamento della struttura. Nel 2002 tutti i lavori sono ultimati e le visite possono senz’altro ripartire.
Da sottolineare una novità: il bar-ristorante viene trasferito alla base della torre stessa per motivi di sicurezza. Ora, da lassù, ci gustiamo panorami mozzafiato e non stacchiamo lo sguardo da City Life, dalla Torre UniCredit, dalla Torre Diamante, dal Bosco Verticale e da chi più ne ha, più ne metta…