venerdì, Novembre 22, 2024
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Jone Del Balzo: la passione per l’arte

di U.P.

L’arte è qualcosa che urge dentro. Che non si può soffocare. Magari si può fare finta di non ascoltare il suo richiamo ma prima o poi torna a farsi viva.

L’arte è creatività, desiderio di esprimere se stessi: si può accantonare questa esigenza perché le circostanze della vita ci portano altrove, come è successo per Jone Del Balzo, ma all’arte non si sfugge, Come non si può sfuggire al proprio destino.

Jone fin da piccola ha amato disegnare e dipingere. Avrebbe voluto frequentare il Liceo Artistico ma non le fu permesso. A 18 anni si iscrisse a Brera ai corsi di nudo. Ma altri impegni la attendevano e dovette abbandonare. Studiò grafica pubblicitaria, materia per certi aspetti contigua a un certo tipo di espressività artistica.

Per anni la sua passione è rimasta, quindi, sopita, latente. Ma aspettava solo il momento giusto per risvegliarsi. Come la bella addormentata, presa da un incantesimo che magicamente si scioglie. Jone, finalmente, da qualche anno dispone del tempo da dedicare a questa dimensione della sua vita troppo a lungo trascurata.

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Studio di nudo

E’ tornata a frequentare i corsi di nudo a Brera e dipinge appena può i paesaggi che scopre nei suoi lunghi viaggi, Cina, Scozia, Inghilterra, Svizzera.  E vuole provare il suo talento in tutte le tecniche. Con il rischio di sbagliare ma la voglia di imparare sempre di più. L’acquerello, che ama particolarmente, ma anche i disegni a carboncino, a china, e ultimamente anche ad olio.

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Jone Del Balzo nella galleria Mitti con le sue opere

Jone Del Balzo è una signora gentile, dal bel sorriso, dagli occhi penetranti che, dopo alcune collettive, per la prima volta promuove una personale (è stata dal 22 al 25 giugno, presso l’atelier di Mitti Piantanida ai Navigli, location esclusiva e di particolare suggestione).

E si è gettata nell’impresa, dopo aver ricevuto il Premio AUPI 2017 per la pittura,  con il delicato e ingenuo entusiasmo di chi apre le porte del suo laboratorio artistico come se aprisse quelle del suo cuore, della sua intima ricerca creativa fatta di tentativi, prove, più o meno riuscite, con opere che mostrano già una certa maturità, come alcune ad acquerello, e altre, ad esempio i nudi ad olio, dove si nota ancora la fatica di cogliere il senso della forma e del gesto nel corpo umano, visto nella potenzialità del suo manifestarsi.

Ma la strada, ancorché lunga, è quella giusta. E già si intravede in Jone Del Balzo la misura di un tocco, di uno spunto che potrà riservare davvero piacevoli e imprevedibili sorprese.

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