di Antonio Barbalinardo
Un mese fa, a motivo della nota pandemia da COVID-19, l’Ordinanza Ministeriale del 7 marzo poneva dei limiti sulla mobilità invitandoci a restare a casa per ridurre il contagio e la diffusione del virus, invito diventato obbligo con successive ordinanze. Vorrei così riflettere sull’hashtag #Iorestoacasa, diventato virale. Oggi possono uscire da casa, adottando le mascherine e altri DPI, le persone per fare la spesa alimentare e per particolari necessità. Non è vietato uscire agli operatori del servizio sociale e assistenza sanitaria, agli operatori addetti alla pulizia della città e manutenzione straordinaria, agli addetti ai trasporti pubblici e privati di primaria importanza e anche della distribuzione alimentare, alle Forze dell’Ordine, agli addetti ai pronti interventi e quanti svolgono servizio di pubblica utilità nonché ai medici e infermieri, agli operatori della Protezione Civile: a tutte queste persone va un grande ringraziamento per quanto svolgono per il bene comune.
A tale riguardo è opportuno riferire che sono molte le Associazioni del Terzo Settore impegnate a svolgere un servizio alla comunità, tra queste le Pubbliche Assistenze che oltre a svolgere il loro impegno nel soccorso sanitario, si sono messe a disposizione per svolgere anche l’attività della consegna di beni alimentari, di farmaci e altri beni di prima necessità in particolare verso le persone anziane e sole, le persone disabile e quanti necessitano di aiuto. Ringrazio queste Organizzazioni e Associazioni impegnate a svolgere questi compiti sociali, così come la Croce Rossa Italiana di Milano che oltre al solito impegno di servizio sanitario, è impegnata anche nella gestione e distribuzione di pacchi alimentari a domicilio ai nuclei familiari segnalati dalle Associazioni di Volontariato che oggi, per ovvi motivi, non possono effettuare la consueta consegna alimentare mensile ai propri assistiti.
Da oltre trent’anni collaboro con la P. A. Croce Verde Sempione e recentemente sono stato invitato via mail, a rendermi disponibili nel servizio a domicilio per la consegna dei farmaci e della piccola spesa, ma purtroppo non ho potuto dare loro la mia disponibilità perché essendo iperteso e diabetico, il medico di base dove mi ha consigliato di non espormi, come ho già fatto recentemente perché non ho pensato ai rischi che potevo correre.
Da quarant’anni sono impegnato nella R.S.A. dell’Istituto Palazzolo della Fondazione Don Gnocchi con l’Associazione di Volontariato Amici di don Palazzolo Onlus che opera in tale Istituto, e qui ho svolto il mio impegno fino al pomeriggio del 9 marzo scorso, andando a trovare gli ospiti anziani e non solo quasi tutte le sere, invece nell’ultimo periodo collaboravo solo al ritiro degli indumenti puliti che i familiari portavano presso l’istituto e li consegnavo nei vari reparti, purtroppo ho rischiato un poco. Dopo il 9 marzo, sia per il divieto di mobilità emesso dal nuovo DPCM sia perché la struttura dell’Istituto Palazzolo si era organizzata autonomamente a tale servizio, non sono più andato a trovare gli amici ospiti dell’Istituto Palazzolo. Mi manca la visita e vicinanza agli anziani amici che visitavo quasi quotidianamente offrendo loro piccoli servizi, compagnia, dialogo e aiuto durante il pasto, ma spero quanto prima di poter ritornare per dare loro il mio modesto contributo di volontario agli amici anziani lì ospitati.
Anch’io ho dovuto aderire a “#Iorestoacasa”, ma svolgo l’impegno sociale a distanza, al telefono, dialogando con amici anziani del territorio e coordino telefonicamente insieme al Presidente dell’Associazione di Volontariato Amici di don Palazzolo su alcune necessità degli assistiti della nostra Associazione, poiché noi oltre a svolgere il servizio interno all’Istituto Palazzolo svolgiamo anche un impegno d’assistenza a domicilio in altri modi a molte famiglie bisognose del territorio del Municipio 8 e oltre.
Mi scuso ancora se ho parlato del mio impegno, l’ho fatto solo per evidenziare che si può essere comunque utili e impegnati rispettando i Decreti Ministeriali e Regionali