Ho conosciuto la soprano Dominika Zamara il 17 maggio scorso nell’ambito del IX° Concorso Internazionale di Poesia dell’Associazione Culturale “Arte Ba-Rocco”, svoltosi nella sala conferenze di Palazzo Moriggia del Museo del Risorgimento di Milano, durante il quale si esibì in un recital del suo repertorio canoro.
Alla fine della presentazione e premiazione mi sono complimentato per la sua bella interpretazione canora, riferendole che per me era stato un piacere averla presentata in tale manifestazione, e ci siamo scambiati alcune riflessioni in merito lasciandoci con l’intento di poterci incontrare in seguito per un dialogo-articolo su di lei ed ecco che, adesso, ho l’opportunità di dedicarle un articolo sulla sua storia e sul suo percorso artistico.
La soprano Dominika Zamara è nata a Wroclaw, in Polonia, e ha frequentato gli studi alla Facoltà Vocale e Recitazione di Wroclaw; nel 2006 ha vinto la borsa di studio presso il Conservatorio Statale di Verona; nel 2007 si è laureata con il massimo dei voti all’Università Musicale di Wroclaw e da lì inizia la sua carriera artistica.
La sua storia canora è ricca e interessante: ha effettuato diverse Masterclass con grandi Maestri come Bruno Pola, Alida Ferrarini, Enrico De Mori, Mario Melani e si è esibita in diverse nazioni europee e extraeuropee, come Stati Uniti d’America, Messico, Cina, Corea del Sud, Canada e Argentina, oltre a tantissime esibizioni in Italia tra cui la sua partecipazione alla Mostra del Cinema alla Biennale di Venezia e al Teatro Olimpico di Vicenza.
La soprano Dominika Zamara a luglio 2016 ha cantato a Cracovia durante la 31ª Giornata mondiale della gioventù alla presenza di Papa Francesco, mentre a settembre 2021, durante la Beatificazione del Cardinale Stefan Wyszyński a Varsavia, ha cantato una composizione di Monsignor Marco Frisina, noto compositore del Vaticano. Nel corso dell’anno 2022 molte sono state le sue esibizioni canore in Italia e all’estero: la prima fu il “Concerto di Natale Santarcangiolese”, svoltosi presso la Chiesa Madre di Sant’Arcangelo in provincia di Potenza il 3 gennaio scorso, durante il quale venne accompagnata al pianoforte dal Maestro lucano, Alessandro Vena.
Sarebbe lungo elencare il suo repertorio e i luoghi della sue tournée, ne cito alcuni: il 27 marzo scorso si è esibita al “Concerto per la Pace” accompagnato dalla chitarra classica di Paolo Pieri presso la Basilica di San Pancrazio a Roma, mentre il 28 luglio, nel New Jersey, ha preso parte al concerto “Great Moment from the great stage”, accompagnata dalla Light Opera of New Jersey, orchestra condotta dal Maestro Jason Tramm.
Molti i premi e i riconoscimenti ricevuti da Zamara tra cui il premio ZLOTE SOWA Oscar europeo nella categoria Musica Classica 2012, il Premio A.N.L.A.I 2014, il Premio internazionale Padre Pio 2017, il Premio Polacco dell’Anno nella categoria Musica Classica 2020, il Premio Fontane di Roma 2021 e, recentemente, le è stato assegnato a Roma il Premio Microfono d’Oro 2022.
Fatta questa premessa di presentazione pongo alcune domande alla soprano Dominika Zamara.
D. Come è nata la sua passione per il canto?
R. La mia passione per il canto è nata con me. Mio nonno era organista, fu lui che si accorse di questa mia propensione, lui fu il mio primo maestro. Da li in poi iniziai i miei percorsi di studio che mi portarono nel “Bel Paese Italia”, prima con una borsa di studio e poi iniziando a esibirmi come solista in concerti e in opere. Proprio dall’Italia è partita la mia carriera, oramai lo considero il mio paese e proprio qui trovo l’ispirazione per il canto, dalla bellezza, dalla magia che sprigiona che sono per me vitali.
D. C’è un opera e un autore cui si sente più legata artisticamente?
R. Se dovessi dire un compositore in particolare, direi Vincenzo Bellini e come opera “La Sonnambula”. Attualmente mi trovo bene con il Bel Canto, oltre al già citato Bellini adoro: Donizetti e Rossini, poi adoro cantare Mozart, soprattutto le sue tre opere in italiano: “Don Giovanni”, “Così Fan Tutte” e “Le Nozze di Figaro”. E comunque una domanda alla quale non è facile dare una risposta precisa, il mondo della musica è sconfinato.
D. Ha un particolare desiderio o sogno nel cassetto che vorrebbe realizzare nel suo impegno artistico professionale?
R. Credo che il mio sogno sia andare avanti, riuscire a dare sempre il meglio di me stessa e anche oltre. Se mi avesse fatto questa domanda qualche anno fa la risposta sarebbe stata diversa, ma ora mi sento di dare questa. Mi sono accorta che il duro lavoro, la correttezza e il merito ci portano al raggiungimento dei nostri obiettivi. Già ora quelli che intendevo sogni si sono avverati, quindi preferisco vedere avanti a me dei nuovi obiettivi.
D. So che è indiscreto chiedere se è sposata o single, sotto tale aspetto la sua vita professionale come la vive?
R. Il mio unico compagno di vita è la musica, dedico al mio lavoro tra l’ottanta e il novanta per cento di ogni mia singola giornata, credo non riuscirei ad avere tempo per altro, se non per le mie passioni.
D. In presentazione ho riferito del “Concerto di Natale” svoltosi con il Maestro pianista Alessandro Vena, ha un ricordo di tale momento e come ha conosciuto il Maestro lucano?
Anticipo io un riferimento del Maestro Alessandro Vena, è di Pisticci come me, lo conosco, lui il 5 luglio 2015 presso la sede del Centro culturale Ce.C.A.M. a Marconia di Pisticci in provincia di Matera, in veste di Assessore alla Cultura mi premiò durante la cerimonia del Premio “Piero Piepoli” 7ª Edizione.
R. E’ stato un bellissimo concerto, con il Maestro Vena c’è stata subito una buona intesa, sia a livello professionale che umano. Ci siamo conosciuti anni fa, con la promessa di suonare insieme e finalmente siamo riusciti. Mi sono trovata molto bene con lui, respirava con me e per noi cantanti e importante che il pianista respiri con noi. Abbiamo ancora progetti insieme in Italia e Polonia.
D. Un ultima domanda, mi può dare qualche informazione delle prossime esibizioni della tournée in corso?
R. Come tournée sarò nuovamente negli Stati Uniti in due occasioni, a settembre a Dallas mentre a novembre a Chicago, sempre nello stesso mese a Braga in Portogallo. Poi in Italia per concerti, festival e opere.
Gentilissima soprano Dominika Zamara, per me è stato un piacere e un onore dedicare questo mio articolo e desidero ringraziarla per l’intervista che mi ha concesso e dirle ad maiora semper, con altri successi nel canto e nella vita, oltre che un augurio affinché possa raggiungere artisticamente e nella vita tutto quanto desidera con la mente e il suo cuore.
Si dice soprano. Si riferisce al registro della voce, non alla persona.
Buongiorno,
grazie della segnalazione, provvediamo subito a correggere.