sabato, Ottobre 4, 2025

International Day of Potato

Plasmare la storia, nutrire il futuro è il focus della Giornata Internazionale della Patata…

che si è celebrata per il secondo anno consecutivo lo scorso 30 maggio: il tema riconosce il profondo significato storico e culturale delle patate e il loro ruolo in evoluzione negli attuali sistemi agroalimentari globali.

In occasione dell’80° anniversario della FAO – l’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’Alimentazione e l’Agricoltura – la seconda edizione delle celebrazioni mette in evidenza il contributo delle patate in termini di sicurezza alimentare, nutrizione e sussistenza, in particolare per i piccoli produttori. Questa ricorrenza invita inoltre a riflettere sulle sfide legate alla produzione delle patate, sulla necessità di conservarne la diversità e sulle azioni da intraprendere per rafforzare la sua filiera in un’ottica di futuro più sostenibile. Tutti obiettivi pienamente condivisi dalla campagna Potatoes Forever!, il progetto triennale cofinanziato dall’Unione europea e promosso in Italia da UNAPA(Unione Nazionale tra le Associazioni dei Produttori di Patate), che mira a informare il consumatore finale riguardo alle buone pratiche agronomiche e agli eccellenti standard qualitativi della filiera pataticola europea e a promuovere su tutto il territorio un’agricoltura sostenibile e di qualità.

Le patate rappresentano un settore strategico per l’agricoltura dell’Unione europea, sia dal punto di vista produttivo sia economico. Coltivate secondo i più alti standard in materia di sicurezza alimentare, tracciabilità, autenticità, qualità e gusto, le patate europee godono di un vantaggio competitivo significativo rispetto alla concorrenza extraeuropea. Nel 2023, nell’Europa a 27 sono stati prodotti circa 48,5 milioni di tonnellate di patate per il mercato fresco e per l’industria di trasformazione (fonte Eurostat). I principali Paesi produttori sono la Germania (24%), la Francia (18%), i Paesi Bassi (14%), la Polonia (12%) e il Belgio (8%).

In questo contesto, pur non essendo del tutto autosufficiente nella copertura del suo fabbisogno nazionale, l’Italia si distingue per l’eccellenza qualitativa delle sue patate, favorita da condizioni pedoclimatiche particolarmente favorevoli. Il nostro Paese si caratterizza inoltre per una forte attenzione alla valorizzazione delle specificità territoriali, come dimostra l’ampia diffusione di varietà a denominazione d’origine. Le quattro principali — la DOP Patata di Bologna e le IGP del Fucino, dell’Alto Viterbese e della Sila — sono tra i fiori all’occhiello della produzione nazionale e protagoniste della campagna Potatoes Forever!, ambasciatrici di un’agricoltura di qualità, sostenibile e legata al territorio.

Le patate si confermano protagoniste nella spesa degli italiani, come evidenzia la seconda edizione dell’indagine Potatoes Forever!condotta a novembre 2024 su oltre 6.500 consumatori. Molti intervistati hanno dichiarato infatti di consumarle in modo regolare: il 39% le consuma una volta a settimana e il 32% più volte.

Cambia l’attenzione dei consumatori: il rapporto qualità-prezzo resta importante (34%), ma cresce l’interesse per l’origine UE (32,5%) e la tipologia di patata (23,4%). In aumento anche la rilevanza delle certificazioni ambientali ed etiche.

L’attenzione alla sostenibilità è in crescita: il 39% comprerebbe patate con una certificazione ambientale (+8% rispetto all’indagine condotta nel 2023), il 33% desidera più informazioni nutrizionali (+15% rispetto al 2023) e il 18% vorrebbe conoscere meglio le pratiche di produzione sostenibile.

Sul fronte della consapevolezza, il 24,5% si dichiara ben informato sulle pratiche sostenibili europee (+15%), ma il 43,5% ammette di saperne poco. L’88% ritiene utile una campagna informativa sulla filiera UE. Cresce l’interesse per la conservazione della biodiversità (25,6%, +13%) e resta alta l’attenzione verso lo spreco alimentare (23,5%).

La campagna europea Potatoes Forever! nasce con un obiettivo chiaro: valorizzare l’eccellenza delle patate europee, mettendo in luce le buone pratiche che caratterizzano una produzione sempre più attenta alla sostenibilità. Il progetto si fonda su sei pilastri fondamentali: biodiversità, impatto su suolo e acqua, impatto climatico, lotta alla perdita di cibo e allo spreco alimentare, tracciabilità, sostegno ai produttori della filiera.

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