domenica, Luglio 7, 2024
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In aumento le aggressioni negli ospedali

Negli ospedali lombardi e in altre strutture, come ad esempio negli ambulatori, è scattata un’allerta riguardante le violenze al personale sanitario. Si pensi che, nel corso del primo semestre 2023, sono state sfiorate le settemila aggressioni.

Ne hanno subito le conseguenze non soltanto i medici, ma anche gli infermieri e il personale paramedico in generale, i quali hanno dovuto far fronte a minacce da parte dei parenti con insulti, urti e spintoni vari e, in qualche caso, anche percosse.

E’ vero che il picco raggiunto nel 2019, tutto l’anno, pari a 14.500, sembra per fortuna non superabile, ma dopo un certo calo osservato nel 2022, oggi si riscontrano numeri che segnalano una continua risalita.

Considerate queste aggressioni, che tra l’altro mettono pure in pericolo la serenità di lavoro di tutto il personale, si è ritenuto opportuno cercare di rimediare con opportune contromisure. Ad esempio, in certi nosocomi, si è voluto installare un apposito pulsante d’emergenza, al quale poterci affidare quando si avverte che la sicurezza viene decisamente a mancare.

In altri ospedali si è voluto espressamente inserire la figura di un infermiere speciale, il quale si prende personalmente cura di un ammalato in fase di ricovero, informando contemporaneamente i parenti su quali trattamenti medici (all’incirca) il paziente verrà verosimilmente sottoposto.

Diverse persone ritengono che queste misure possano essere utili soltanto in parte, mentre sarebbe necessario che gli infermieri debbano essere avviati a corsi particolari affinché possano, con un certo anticipo, individuare quei parenti che si comportano in modo turbolento o addirittura sedizioso.

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