mercoledì, Dicembre 18, 2024
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Il Plinio, l’elegante battello di un’era

Negli ultimi mesi si è spesso discusso di questo veloce piroscafo lacustre (poteva raggiungere i 28 km/ora), costruito nel 1902 da una specializzata ditta svizzera, in grado di collegare tra loro i diversi paesini del Lago di Como, quando le auto in circolazione erano ancora pochissime, ed entrò in servizio nel 1903.

Era considerato un battello di interessanti dimensioni, tenuto conto della sua lunghezza (53 metri), capace di trasportare sino a 750 passeggeri. Si muoveva grazie a due grandi ruote a pale e divenne tra l’altro famoso per aver scortato, nel 1927, l’imbarcazione sulla quale aveva preso posto Vittorio Emanuele III. Negli anni Cinquanta sali’ sul Plinio anche il noto attore Tyrone Power.

Le cronache riferiscono che il salone centrale possedeva eleganti pareti in legno di rovere con fregi in mogano e che a bordo la cucina era molto curata. Purtroppo, dopo sessant’anni di incessante navigazione, mostrava evidenti segni di logoramento e venne perciò messo in parziale disarmo nel 1963.

Fu messo tuttavia in vendita nel 1973 e acquistato dal Centro Nautico di Colico. Si allestì a bordo un ottimo ristorante, ma ebbe poca fortuna, e nel 1998 fu posto nuovamente sul mercato nautico locale. Dopo una trattativa non celerissima venne rilevato dal ristorante “La Barcaccia” di Verceia (provincia di Sondrio), un ridente paesino sulle rive del Lago di Mezzola.

Trasportato qui con qualche difficoltà, venne utilizzato per l’organizzazione di feste ed eventi vari. Ancora oggi ci si chiede se fosse stata la mossa giusta per un piroscafo che costituiva un’importante testimonianza della navigazione lacustre. Rimane il triste fatto che il Plinio, ormeggiato davanti a “La Barcaccia”, incorse nella rottura degli attracchi a seguito di un violento temporale e poi si inabissò ad una profondità di 45 metri. Era il 9 dicembre 2010.

Si ipotizzarono vari metodi per trarre a riva il relitto, tra cui quello di riportarlo in superficie grazie a speciali palloni, ma si valutò che lo straordinario recupero e le necessarie opere di restauro avrebbero comportato la notevole spesa di oltre un milione di euro. Decisamente un costo troppo elevato. Pertanto, il Plinio verrà lasciato a riposare sul fondo del lago e sarà senz’altro meta di visite da parte dei sub più esperti.

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