venerdì, Novembre 22, 2024
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Il miracolo nella chiesa di S.Maria presso S.Celso

In una fredda mattinata del 1485 (era il 30 dicembre), una pia donna aveva appena fatto i mestieri di casa e ricucito alcune parti dei vestiti di suo marito, quando la campana della chiesa annunciava che la messa stava per iniziare.

Si coprì alla meglio e si diresse verso Santa Maria presso San Celso per assistere alla funzione. Si accomodò al suo solito posto e iniziò a pregare per alcuni momenti, in attesa che il sacerdote salisse all’altare.

Tutto appariva come di consueto: stessi fedeli, stesse statue e affreschi, soliti ceri accesi. Ma ad un tratto qualcosa di straordinario si verificò. Infatti, un vecchio dipinto raffigurante la Vergine, da sempre ricoperta da un velo, mostrava evidenti segni di trasformazione, tanto che il suo viso, scopertosi all’improvviso, si fece assai vivo e luminoso.

La donna non riuscì a trattenere un grido che attirò l’attenzione dei presenti, i quali, subito dopo, si resero conto del fenomeno del tutto particolare che si era verificato. Inutile aggiungere che l’evento venne subito definito miracoloso.

Sulla scorta di decine di testimonianze, venne avviato nel giro di pochi giorni un vero e proprio processo canonico. E il primo di aprile del 1486 venne dichiarata da parte della Chiesa l’autenticità del fatto. Va inoltre segnalato che l’epidemia di peste, che da quasi quattro anni torturava la vita dei milanesi, spariva in modo del tutto celere.

I nostri concittadini si rivolsero a questa Madonna quasi quattro secoli più tardi chiedendo la grazia di poter essere liberati dal giogo austriaco e, poco dopo il ritiro delle truppe al comando di Radetzky, offrirono alla Vergine una ricca lampada d’argento per esternare gratitudine e gioia al tempo stesso.

Il sacro velo che copriva il volto di Maria è ora custodito in una teca di cristallo e, sino a pochi anni fa, veniva mostrato alle coppie di sposi quale benedizione per la loro vita futura. Per la verità, ancora oggi alcune sposine, subito dopo il matrimonio celebrato in diverse chiese cittadine, usano offrire qui il loro bouquet alla Madonna.

Nella chiesa, ribattezzata Santa Maria dei Miracoli, è ancora viva la memoria di questo evento, custodita negli archivi di San Celso tra decine di carteggi. E non è raro trovare gente comune, qui inginocchiata, con il pensiero rivolto a quanto di miracoloso è accaduto parecchi anni fa.

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