Una mostra, quella curata da Joe Velluto al Museo del Design (piazza Compasso d’Oro, fino al 25 marzo), che indaga la spinta creativa di 12 designer, tra esigenze e pulsioni intime, un tempo considerate intuizioni arbitrarie e fuorvianti e oggi, grazie anche alle ricerche neuroscientifiche, ritenute la base di un lavoro serio sulla singola espressività antropologica.
Il design italiano che ha una grande tradizione di successo cerca sempre di costruire una relazione tra oggetto, prodotto e fruitore, non allineata a dogmi ideologici, ma aperta al dialogo per soddisfare i bisogni e le istanze del nostro vivere quotidiano, cercando una virtuosa sintesi tra intimo e creativo.
La Mostra Ossessivo/Inventivo si muove tra due spinte che sembrano opposte ma delineano altresì il senso della ricerca di una nuova forma espressiva. Quella del grande Oliviero Toscani che individua l’insicurezza, intesa nel senso di capacità di abolire ogni aspettativa, come la strada privilegiata della creatività, e quella di Sottsass che suggerisce come l’importante per tradurre in forma la ricerca del progettista sia “girare intorno” all’oggetto esistente, penetrarne il senso profondo.
I 12 progetti-manifesto presenti in mostra sono anche la realizzazione di quel connubio tra pensiero umano e tecnologia che oggi ci preoccupa ma che attraverso la pratica professionale dei designer può venire sublimato e offrirci grandi speranze per il futuro.

Questi i 12 designer e la sintesi dei loro pensieri- ossessioni.
Federica Biasi. La sua ossessione per la funzionalità, l’ergonomia, e la sostenibilità attraverso il vimine.
Sara Bozzini. La cerniera “lampo” con l’esplicito richiamo onomatopeico alla velocità.
Odo Fioravanti. La sperimentazione delle possibili varianti della forma in una ibridazione genetica.
From Industrial Design. Dare enfasi al lavoro attraverso ricerca tecnologica ed estetica rigorosa.
Ale Giorgini. Giocare con le linee e con le forme , senza schemi ma con pieno godimento creativo.
Davide Groppi. Partendo da richiami orientali, la ricerca è il rapporto tra luce e uomo. Spazio, tempo, leggerezza e fantasia.
Marialaura Irvine. Libertà di interpretare ogni tipologia secondo la propria ossessione.
Joe Velluto. Ricerca e sperimentazione dei processi collettivi guidati da una regia progettuale.
Claudio Larcher. Il significato del blu da spiritualità a tecnologia da infinito a innovazione.
Luca Nichetto. Tornare bambini evocando semplicità e gioia.
Sovrappensiero. Lo specchio non solo riflessione ma apertura metaforica verso una realtà altra.
Marco Zito. Connessione, incastro, proporzione e colore così nasce il totem o metot.