Conosciamo i sacrifici, spesso pronunciati, che queste persone stanno sostenendo allorché, a cavallo delle loro biciclette o scooter, si impegnano nel consegnarci a domicilio alcune pizze oppure un pacco con altri alimenti. Essi sono sempre pronti a ricevere ordini da parte della clientela, poi si recano celermente presso il ristorante che nel frattempo sta approntando quanto richiesto e, infine, eccoli pronti a pedalare in tutta fretta verso coloro che hanno fatto scattare la richiesta.
C’è inoltre il rischio che durante questo servizio, svolto anche sotto la pioggia o in presenza di basse temperature, essi possano andare incontro ad alcuni incidenti, sia provocati dagli stessi rider sia per la mancata osservanza di norme urbane di circolazione da parte di qualche vettura.
Ma a Monza, in questi giorni, si sta organizzando un apposito corso di preparazione per garantire a questi fattorini-lampo un minimo di sicurezza sulle strade. Il tutto grazie all’aiuto dei vigili urbani, che annoverano tra loro agenti opportunamente preparati. In effetti, saranno presenti alcuni esperti per quanto riguarda il traffico urbano in generale e la non facile viabilità.
E nella seduta di giovedì 16 gennaio, alla quale parteciperanno circa venti rider, verrà loro insegnato, in italiano ma anche in inglese, le norme di sicurezza a cui dovranno attenersi, soprattutto in sella a mezzi molto leggeri, e si illustreranno certi rischi assolutamente da non correre. Verranno pure spiegate le norme contenute nel nuovo codice della strada, in particolare quelle da tener presente quando il traffico caotico nelle ore di punta e non solo rendono pericolose le vie del tessuto urbano.
Il tutto si svolgerà all’interno del comando della Polizia locale e, tra l’altro, si sottolineerà in primis l’avvertenza di poggiare sempre sul manubrio entrambe le mani, rinunciando all’uso del cellulare salvo in caso di bici o moto completamente fermo. Insomma, la Polizia locale si impegnerà nel sottoporre a loro una serie di regole comportamentali che dovranno essere scrupolosamente osservate in ogni circostanza.
Auspichiamo che in futuro non solo a Monza, ma pure a Milano, vengano messe in opera e insegnate le necessarie misure cautelative a favore dei rider.