di Carlo Radollovich
I santi Melchiorre, Baldassarre e Gaspare, meglio conosciuti come Re Magi, erano notoriamente saggi personaggi che, secondo l’evangelista Matteo, giunsero dall’Oriente per rendere omaggio al Bambino Gesù.
Secondo la tradizione milanese, Sant’Eustorgio, vescovo della nostra città nel 343, fece costruire un sarcofago di grande dimensione (ancora oggi visibile nella basilica omonima) “esprimendo la volontà di essere sepolto vicino ai corpi dei Magi.
In effetti, il vescovo era riuscito ad ottenere l’approvazione dell’imperatore Costante affinché i loro resti venissero traslati dalla cattedrale di Santa Sofia in Costantinopoli nella basilica di Milano, fatta erigere da lui stesso.
Purtroppo, Federico Barbarossa, dopo aver distrutto la nostra città, trafugò le reliquie dei Magi nel 1164 per poi donarle all’arcivescovo di Koeln Rainaldo di Dassel. In questa città tedesca i resti si trovano attualmente.
Per la verità, il cardinale Andrea Ferrari, nel 1904, riuscì ad ottenere una parzialissima restituzione e cioè una vertebra, una tibia e un perone. Queste ossa vennero raccolte in un’urna che è stata collocata sopra l’altare dedicato ai Magi.
Va ricordato che il 6 gennaio di ogni anno, per celebrare solennemente le figure dei Magi, un caratteristico corteo in costume parte da piazza Duomo per poi arrivare in Sant’Eustorgio. Nota importante: questo omaggio ai Magi si effettua da moltissimi anni, precisamente dal 1336. Si registra una sola interruzione, durante la peste del 1630.
Anche quest’anno il corteo si snoderà regolarmente, con tutto il suo fascino che coinvolgerà di sicuro i nostri concittadini. E le reliquie, esposte per consuetudine solo il giorno dell’Epifania, sono eccezionalmente visibili già da oggi in Sant’Eustorgio.