di Carlo Radollovich
Mentre il nostro sindaco partecipava al 44 per cento delle sedute in Consiglio, presenziando al 9 per cento delle votazioni, sono stati complessivamente otto i consiglieri che hanno totalizzato l’en plein, senza mai assentarsi in occasione delle sedute a Palazzo Marino e facendo quasi registrare un record.
Si tratta di tre consiglieri del PD, due di Forza Italia, uno del Movimento 5 Stelle, uno della Lega e infine uno della lista Milano in Comune.
Si è per contro registrata una sorprendente negatività riguardante il segretario della Lega, il quale si è visto in Consiglio soltanto in tredici occasioni, votando undici volte. Meglio, ma non da considerarsi ottimali, i dati relativi al presidente di Energie per l’Italia ( 26 presenze) e alla coordinatrice lombarda di Forza Italia ( 36 presenze).
Ci si chiede in ogni caso se le presenze in aula debbano apparire sempre meno “pulpito” oppure “palco” dando invece maggiore spazio all’impostazione e all’orientamento del Consiglio sui vari temi trattati.
E’ comunque noto che, prossimamente, si discuterà in aula un nuovo regolamento e non è escluso che taluni consiglieri potrebbero ipotizzare minori presenze in aula per essere più attivi in città a fianco di comuni cittadini, per ascoltare de visu i problemi che coinvolgono questi ultimi.
In sostanza: minori apparizioni potrebbero effettivamente trasferirsi a favore di una maggiore “produttività ” fuori dall’aula?