C’è chi arriccia il naso a sentire parlare di musica sintetica. Anch’io confesso ho qualche remora. Ma quando gli artisti si mettono a far musica aiutati dai computer ne possono uscire sonorità elettroniche niente male, soprattutto se chi ci sta dietro ha delle doti di sensibilità e gusto per la sperimentazione. Allora , davvero, le composizioni possono far compiere a chi le ascolta una specie di viaggio metafisico ricolmo di emozioni e sensazioni uniche.
Oggi il jazz si aiuta molto con questi sistemi (compreso l’utilizzo di suoni campionati) per fare musica. Ma non è un male. Certo, la musica tecnologica favorisce la creatività ma se non vi è dietro un certo gusto personale e l’idea di voler sperimentare cose nuove uscendo se possibile dagli schemi precostituiti potrebbe risultare fredda, anonima o poco comprensibile per chi nelle orecchie ha certi lavori del passato.
Con il Triorox, lo garantisco, questo non succede. Il jazz che fanno Giovanni Guidi, Luca DJ Rocca e Joe Rehmer nel CD della IRMA Records dal titolo “Moods” lavora su scelte sonore azzeccate e tutte godibili che è possibile apprezzare ascoltando i 10 brani proposti.
Guidi ha collaborato con i migliori musicisti jazz ed elettronici, da Enrico Rava fino a Ricardo Villalobos. Joe Rehmer, americano ora in Italia, è uno dei bassisti più eclettici che vanta esperienze con Gianluca Petrella, Tommaso Cappellato e Dan Kinzelman. DJ Rocca è un musicista che dal Novanta ha realizzato album, singoli e remix insieme a grandi personaggi, uno tra tanti il pianista Franco D’Andrea.
Ascoltando il CD, ad esempio “Mirrors”, ci troviamo davvero come in un gioco di specchi e di riflessi sonori che rappresenta una ripetitività non fine a se stessa ma giocosa e per certi versi autoironica. In questo caso da non sottovalutare il contributo di Gianluca Petrella, al trombone.
Anche Luigi Di Nunzio, che firma tre pezzi, con il suo “regolatore di fiati” e alto Sax imprime al sound echi esotici e orientaleggianti per nulla spiacevoli che anzi creano atmosfere interessanti. Che dire poi di Dan Kinzelman che con “Next to Canada” mette in mostra la sua capacità di esplorazione sonora, con un mix spesso spericolato ma che sa amalgamare da par suo i contrasti tra i vari elementi che usa. Una segnalazione merita anche Jacopo Fagioli in “Mood one”.
Insomma, un lavoro interessante che va segnalato e soprattutto ascoltato. Il CD è disponibile dall’11 ottobre 2024.